VIDEO | Un gruppo di operatori sanitari ha deciso di alzare la testa per cercare di fare chiarezza sui soldi a loro destinati
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Li abbiamo chiamati eroi ma oggi qualcuno sembra essersi dimenticato di loro. Il personale sanitario, che non si è tirato indietro di fronte a un virus sconosciuto e ha fronteggiato la pandemia fino allo sfinimento, è stato oggi abbandonato. I fondi covid a loro destinati sono finiti in un limbo e la Calabria è nuovamente fanalino di coda unica regione a non averli erogati. Ma un gruppo di operatori del Gom di Reggio Calabria ha deciso di alzare la testa diffidando Regione e azienda ospedaliera.
Queste le motivazioni che hanno portato un gruppo di dipendenti del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi – Melacrino – Morelli”, con la qualifica di Operatori Socio Sanitari, che nel corso del 2020 ha fronteggiato l’emergenza Covid 19, prestando con abnegazione ed encomiabile spirito di sacrifico la propria attività lavorativa, si è rivolto agli avvocati Antonella Irtolo e Samantha Farcomeni per ottenere le indennità stanziate dal Decreto Legge n. 18/2020 (Decreto Cura Italia) e dal Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio) in favore del personale dipendente del Servizio sanitario nazionale direttamente impiegato nelle attività di contrasto alla emergenza epidemiologica determinata dal diffondersi del COVID-19.
I termini della diffida sono scaduti senza una spiegazione da parte della regione o del Gom ma gli operatori non intendono fermarsi e la questione finirà in tribunale. Nonostante quanto disposto dai decreti, nonostante l’accordo sottoscritto il 6 luglio 2020 tra il Dipartimento Tutela della Salute e Servizi Sociali Sanitari della Regione Calabria e le OO.SS. di categoria del Comparto e dell’Area Sanità, nonostante l’integrazione dei fondi anche mediante risorse aggiuntive regionali che hanno portato l’ammontare disponibile per il personale sanitario calabrese ad € 18.055.923,29, nonostante i predetti fondi siano stati assegnati, approvati e ripartiti e nonostante, infine, la Regione Calabria ne abbia già disposto il trasferimento alle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere del Servizio Sanitario Regionale, non un centesimo ancora è stato erogato al personale del Servizio Sanitario Regionale della Calabria.
I legali, dunque, hanno formalmente diffidato, contestualmente costituendole in mora, la Regione Calabria e l’Azienda Sanitaria interessata, al pagamento di quanto dovuto al personale sanitario impiegato durante l’emergenza COVID, preannunciando sicura azione legale in tutte le competenti sedi, in caso di omesso pagamento.