«Il 38,5 per cento dei nuclei che oggi ricevono il reddito di cittadinanza potrebbero esserne esclusi dopo agosto 2023». Le stime sono state rese note dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio su dati Inps in base alle restrizioni introdotte dalla manovra, secondo quanto ha riferito la presidente Lilia Cavallari nell'audizione alle Commissioni bilancio riunite di Camera e Senato.

Inoltre «tre quarti dei nuclei percettori composti da una persona sola smetteranno di ricevere il Rdc, dopo agosto; al crescere del numero dei componenti si riduce la quota degli esclusi (essenzialmente per la presenza di minori). Il 22,9 per cento dei singoli beneficiari perderà il RdC, con una lieve prevalenza degli uomini (25,2 per cento) sulle donne (20,7 per cento)».

«Risulteranno esclusi dal RdC il 36,1% dei disoccupati e meno di un terzo degli occupati. Questi ultimi sono soggetti con salari molto bassi (i cosiddetti working poors), di cui sarebbe auspicabile tenere conto nel ridisegnare gli strumenti di sostegno alla povertà e all’inclusione attiva» ha detto Cavallari.

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