«Sbloccare e includere nel lavoro di qualità l'immenso capitale umano su cui può contare la nostra Locride e l’intero Mezzogiorno». È uno dei passaggi della lunga lettera inviata dal segretario generale della Cisl Luigi Sbarra ai sindaci della Locride. Il sindacalista, originario del Reggino, ha apprezzato l’appello rivolto dagli amministratori locali al premier Mario Draghi, in vista dell’approvazione del Recovery Plan, il piano di ripresa europeo da 221 miliardi totali.

«La Cisl sostiene in pieno e promuove da molto tempo le ragioni e gli argomenti della vostra iniziativa – sostiene Sbarra - Sono le ragioni e gli argomenti di una Locride che vuole spezzare le catene di un divario e di una disuguaglianza che offendono il senso di giustizia sociale, mortificano i precetti della Carta Costituzionale e zavorrano la ripresa economica del territorio, della regione e di tutto il Paese».

«È questo il momento della svolta – aggiunge il sindacalista - Lo è per le condizioni contingenti a cui ha portato la drammatica tempesta del Covid, perché finalmente abbiamo le leve per agire, e non è retorica affermare che non ci sarà data un’altra possibilità. Lo è anche perché, se ci faremo sfuggire questa opportunità, gli effetti della pandemia porteranno ad un ulteriore incremento delle disuguaglianze sociali, economiche e geografiche, con esiti strutturali devastanti».

«Chiediamo al Governo una discontinuità di merito e di metodo nella strategia di coesione, nel solco di un’impostazione che metta il riscatto delle zone deboli al centro della strategia di sviluppo nazionale. Questo vuol dire, in concreto, costruire quella rete di infrastrutture materiali e sociali che richiamate molto opportunamente nella vostra lettera e che devono ricollegare - non solo fisicamente - la Calabria e il Sud al resto del Paese, dell’Europa e allo scenario euro-mediterraneo. Significa garantire a tutti il pieno esercizio dei diritti di cittadinanza e, dunque, tornare a investire in primis sulla salute, sulla scuola, sulle prestazioni socio-sanitarie, sul sostegno alla marginalità e alla non autosufficienza».

Nei pensieri di Sbarra, da profondo conoscitore del territorio, il tema della disoccupazione: «La più lacerante delle ferite che colpisce centinaia di migliaia di persone, tra cui moltissimi giovani e donne, e che rischia di alimentare i condizionamenti della criminalità organizzata. Si tratta di sbloccare e di includere nel lavoro di qualità l'immenso capitale umano su cui può contare la nostra Locride e l’intero Mezzogiorno».

«La Locride, con le sue immense potenzialità inespresse, è il fronte avanzato di questa sfida – aggiunge Sbarra - Bisogna collegare e mettere a sistema le eccellenze, promuovere e connettere filiere e vocazioni, investire sul nostro patrimonio ambientale, forestale, storico e paesaggistico, supportare l’artigianato, l’agroalimentare, il turismo, sostenere la transizione verde e tecnologica attirando nuovi capitali privati nei settori più innovativi. Perché questo accada dobbiamo aprire un “Cantiere-Sud”. La Cisl c’è, ed è pronta, insieme a voi, a fare la sua parte».

La risposta dei sindaci

Non si è fatta attendere la risposta di Caterina Belcastro e Giuseppe Campisi, rispettivamente presidente dell’associazione dei comuni e del comitato dei sindaci della Locride. «Accogliamo con grande favore la missiva inviataci dal segretario nazionale della Cisl Luigi Sbarra – scrivono - Anche noi pensiamo che è il momento della svolta, che il Recovery Plan rappresenta un'opportunità e un'occasione per questo territorio e siamo felici che la Cisl, tramite il suo segretario nazionale sia al nostro fianco».