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di Emilio Caserta
Dove e come saranno spesi i fondi del Recovery Fund? L’Unione europea vuole che siano spesi più al Sud secondo i livelli di Pil, Disoccupazione e popolazione che ci sono in Italia. Questi fondi servono a fornire il Sud delle infrastrutture e dei servizi mancanti, grazie a quei governi nazionali non hanno mai investitonel meridione d’Italia; immaginate cosa voglia dire un Sud che ha infrastrutture, servizi, aeroporti, scuole, strade come si deve? Vuol dire venire voglia di venire al Sud ad investire, o meglio ancora tornare al Sud per viverci.
Secondo il testo unificato delle risoluzioni 7-00516 e 7-00580, del 18 novembre 2020, sottoscritto da circa 50 deputati della maggioranza parlamentare: l’infrastrutturazione stradale del Mezzogiorno è rimasta sostanzialmente invariata dal 1990, trent’anni di mancati investimenti.
E così “anche oggi con il Recovery Fund, avremo un Sud migliore domani” – com’è ormai usanza dire in gergo social. Al Sud vengono tolti altri miliardi, e seppur doveva avere il 70 per cento del totale, circa 145 miliardi, tra tante chiacchiere il governo dichiara di assegnare al Sud almeno il 40 per cento (in realtà finto), facendolo passare anche per un favore, cioè 82 miliardi; mentre nel Pnrr se ne trovano soltanto 22, appena il 10 per cento, forse il 16% se, secondo il professor Gianfranco Viesti, docente di economia applicata presso l’Università di Bari, venissero aggiunti 15 miliardi del Pnrr, ben lontano da quei 145 miliardi.
Una notizia però totalmente sconosciuta ai più, risulta infatti che le più ingenti somme del Recovery Fund, saranno gestite dai sindaci dei territori, ma né il governo, né altre istituzioni ed ovviamente giornalisti, hanno dato la notizia di questo importante ma anche preoccupante evento. Molti sindaci del Sud hanno appreso tale notizia dal professor Gianfranco Viesti. La domanda che sorge spontanea è: sono in grado i Comuni del Mezzogiorno di gestire quelle enormi somme di denaro? No. Fanno già fatica con lo scarso personale che hanno e le ancor più scarse risorse, a far fronte alle situazioni ordinarie, figuriamoci quelle straordinarie.
È chiaro che la truffa ai danni del Sud è imminente, ma è ancora più chiaro che le istituzioni del nord, conoscendo l’impreparazione delle amministrazioni del Sud (sul Pnrr), non aspettano altro che denigrare ancora una volta il Sud, facendo passare per concessione le briciole che ci arriveranno, e magari, “per colpa dei meridionali”, togliendoci anche quelle; d’altronde è questa la scusa che utilizzano da 160 anni: “Al Sud non investiamo perché i meridionali sono sfaticati e c’è la mafia”. Per questo motivo sarà lo stesso Viesti a proporre una task force Regione-Università, per sostenere le amministrazioni meridionali in difficoltà nella fase progettuale e attuativa.
Di questo e tanto altro ancora parleremo nella puntata di stasera: sarà possibile seguire Pnrr – Lo scippo al Sud a partire dalle 23 su LaC Tv Canale 19 del DTT, sulla pagina Facebook di LaC News 24 e in streaming sul sito www.lactv.it.