La carenza di personale medico nelle corsie ospedaliere e nei servizi territoriali rischia di subire un'ulteriore brusca accelerazione con l'introduzione della "Quota 100" prevista nella Legge di Bilancio 2019 e in via di definizione con il cosiddetto "Decretone", con l'obiettivodel superamento della riforma Fornero. Lo denuncia il sindacato medico Anaao-Assomed. I medici dipendenti del SSN oggi vanno in quiescenza con una anzianità in media intorno ai 65 anni di età. Nel 2018 e' iniziata l'uscita dal sistema dei nati nell'anno 1953 (circa 7000 medici). Nel triennio 2019-2021, che interessera' secondo le regole della "Fornero", essenzialmente i nati dal 1954 al 1956, sono previste uscite tra 6000 e 7000 medici l'anno, per un totale di circa 20.000 unità. In Calabria, secondo il sindacato, è previsto un ammanco di 1.410 medici.


«Le carenze principali - spiega una nota - riguarderanno la medicina d'urgenza con 245 medici, l'anestesia e rianimazione con 63 medici, la ginecologia con 51 medici, la chirurgia generale con 90 medici, la pediatria con 150 medici e la psichiatria con 90 medici. Da un confronto tra fabbisogni dichiarati dalla regione e previsione di medici in pensionamento nel periodo 2019-2025, i primi risultano sottostimati - secondo il sindacato di categoria - di 1093 unita'. Incomprensibili alcuni numeri di fabbisogno espressi dalla regione: medicina d'emergenza-urgenza 0, medicina del lavoro 0, ematologia 0, ma contemporaneamente si richiedono ben 3 medici dello sport all'anno e 3 genetisti. Sono 9 - si sottolinea infine - i contratti di formazione finanziati dalla Regione, spalmati su branche non in sofferenza».