La presentazione è avvenuta stamani a Reggio Calabria. Il Prefetto Di Bari: «È un momento importante per l'intera sicurezza della regione Calabria»
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Più sicurezza per le aree industriali delle cinque province calabresi. Presentato stamani, alla Prefettura di Reggio Calabria, il progetto riguardante i sistemi di video sorveglianza per i siti considerati strategici per lo sviluppo regionale, inseriti già nella “ZES”, la zona economica speciale. Quindici milioni di euro è la somma stanziata dal “Pon legalità 2016-2020” che prevede anche l’intervento del Ministero dell’Interno. L’iniziativa, riguarda per la provincia reggina: l’agglomerato industriale di Gioia Tauro-Rosarno e San Ferdinando ma, anche quello di Campo Calabro, Villa San Giovanni e l’area metropolitana.
Poi l’area di Vibo Valentia Porto Salvo-Aeroporto, il sito “Papa benedetto XVI” di Lamezia Terme. Stanziati i fondi anche per l’area industriale di Crotone e per il versante cosentino con i siti di Schiavonea-Corigliano Calabro, Piano Lago, Bisignano 1 e Follone. «È un momento importante per l’intera sicurezza nella Regione - ha affermato il prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari - con sistemi di videosorveglianza nelle aree industriali. Non è la prima riunione che facciamo, ne abbiamo già fatta una alla prefettura di Catanzaro, dove abbiamo stabilito una serie di prescrizioni. L'intervento vede come soggetto beneficiario il “Corap”, oggi qui con noi e nel corso dell'incontro approveremo le schede tecniche riguardanti nello specifico ogni singola area. Questa - ha concluso Di Bari - è una risposta importante che il Ministero dell'Interno, attraverso il Pon, sta dando alla Calabria perché i sistemi di videosorveglianza avanzati non possono che garantire una sicurezza maggiore soprattutto nei siti industriali».