Da una attività commerciale di mobili di Mendicino parte la campagna di dissenso contro la chiusura dello stabilimento partenopeo della multinazionale statunitense: «È un gesto spontaneo». Oltre 400 dipendenti verrebbero mandati a casa
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A lanciare la campagna di boicottaggio contro gli elettrodomestici Whirpool è un negozio di arredi sito a Mendicino, alle porte di Cosenza. Da qualche ora sulla grande vetrina del locale è apparso un manifesto recante a caratteri cubitali la dicitura: Qui non vendiamo più elettrodomestici Whirlpool. La multinazionale statunitense ha deciso di chiudere lo stabilimento di Napoli e di mandare a casa oltre 400 operai a partire dal prossimo 31 ottobre. «E' stato un gesto spontaneo - dicono i titolari del negozio, a gestione familiare - Abbiamo ragionato un po' sulle vicende di attualità apprese dagli organi di informazione. La politica adottata da questo marchio non ci piace, non la condividiamo. Per questo abbiamo sentito il bisogno di dissociarci in qualche modo, per dare ascolto alla nostra coscienza civica. Quello di non vendere più elettrodomestici Whirlpool ci è sembrata la maniera più naturale. Ma non vogliamo imporre a nessuno di non comprarli. Diciamo che c'è un duplice esercizio delle libertà: noi siamo liberi di non venderli, i consumatori sono liberi di scegliere di acquistarli, non nel nostro negozio però».
Il dissenso diventa virale
Una forma pacifica di dissenso che però potrebbe diventare virale con ripercussioni sul volume di vendite del marchio. La fotografia del grande cartello di dissenso, dal piccolo borgo delle serre cosentine, ha già iniziato a circolare sui social, raccogliendo migliaia di like. «Non ci aspettavamo una eco così vasta» aggiungono i titolari del negozio. Ci chiedono di omettere il loro nome e quello del negozio «perché non vogliamo trasformare questa nostra iniziativa in una sorta di speculazione pubblicitaria. Semplicemente abbiamo dato ascolto alla nostra coscienza. Anche se forse, involontariamente, abbiamo dimostrato che ognuno di noi nel proprio piccolo, può incidere su vicende apparentemente così distanti da noi».