«È il deserto». Con questa espressione Antonio Mastrofilippo, amministratore unico del Gruppo Saipe e titolare di alcune società di Crotone, commenta la situazione delle società che si occupano di pubblicità e che, dopo la chiusura a causa dell’emergenza Covid-19, hanno subito gravi danni economici. 

«Le società che si interessano di affissioni commerciali e cartellonistica in generale – spiega Mastrofilippo – stanno soffrendo questa situazione poiché siamo stati obbligati alla chiusura delle nostre attività sin dall’inizio del mese di marzo. Si tratta di un comparto che al momento è morto».

Ammortizzatori giacenti

Tra le misure adottate dallo Stato per sostenere le imprese, vi è la cassa integrazione in deroga, ma che ancora non è arrivata: «Non parlerei di mancanze da parte del governo centrale – dice l’amministratore unico del Gruppo Saipe –, ma piuttosto di mancanze da parte del governo regionale. Mi risulta che la cassa integrazione sia stata deliberata dal governo nazionale, ma è ancora giacente dal 29 marzo e la Regione non ha fatto nulla». Ed anche per quanto riguarda «i prestiti garantiti per le pmi, i famosi 25 mila euro, - aggiunge - nonostante una serie di istanze verso alcuni istituti bancari, non sono andati a buon fine». 

Pagamento imposte

«Lo Stato ha dato disposizione ai comuni di prorogare il pagamento dell’imposta comunale sulla pubblicità e la tassa per l'occupazione del suolo pubblico, – conclude Mastrofilippo –, ma mi auguro che questa proroga sia fatta sino a dopo l’estate poiché a fine maggio o a fine giugno le nostre società non potranno pagare le imposte e tutto quello che grava dalla tassazione».