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«La centrale termoelettrica Enel di Rossano ha visto negli ultimi anni un notevole decremento della produzione, ridotta a causa dell'alto costo del combustibile utilizzato e del contesto di minore richiesta del mercato italiano e calabrese in particolare». Lo ha dichiarato l'Enel in un comunicato, in riferimento alla protesta di ieri, messa in atto da sei operai delle imprese di manutenzione della centrale termoelettrica di Rossano, che sono saliti su una ciminiera alta 60 metri.
«Avendo esaurito la sua funzione produttiva all'interno del sistema elettrico italiano – prosegue il comunicato – Enel ha avviato per questo impianto, come per altri impianti in Italia, un percorso di valorizzazione grazie al quale si cercherà di individuare, d'accordo con le istituzioni locali, le migliori opportunità di sviluppo futuro anche in campi differenti da quello industriale ed elettrico. In particolare, i contratti per le attività di manutenzione presso la centrale Enel di Rossano scadranno tra la fine del 2015 e i primi mesi del 2016. Enel, lancerà una gara che prevede la creazione di un contratto multi-servizio che coinvolgerà i lavoratori in base alle esigenze della centrale, man mano che in questa fase si renderà necessario. Il nuovo contratto sarà operativo alla scadenza dei contratti attuali e alla gara saranno invitate le stesse imprese locali attualmente impegnate presso l'impianto di Rossano».