I lavoratori del Corap, consorzio regionale per le attività produttive della Calabria, guidati dai segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil e dai rappresentanti delle federazioni di categoria, hanno inscenato stamane una manifestazione di protesta a Catanzaro, davanti alla sede della Regione. Si tratta di un centinaio di lavoratori che, a causa del forte deficit dell'ente che ha assorbito le funzioni delle cinque Asi calabresi, non percepiscono gli stipendi da mesi. I lavoratori denunciano anche il mancato versamento di 3 milioni di contributi previdenziali. E non sono mancate le tensioni. Alcuni lavoratori che non percepiscono stipendio da aprile hanno minacciato di fare irruzione nella Cittadella. La polizia ha cinturato l'ingresso in tenuta antisommossa. I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil sono stati ricevuti.

«Le aree industriali abbandonate»

«Non si deve far ricadere sui dipendenti del Corap - ha detto ai giornalisti Santo Biondo, segretario generale della Uil calabrese prima dell'ingresso in Regione- ciò che la politica non ha saputo realizzare ovvero l'accorpamento delle Asi». La crisi del consorzio ricade anche sull'indotto, rappresentato dalle aziende che operano nel settore della depurazione e nelle zone industriali. «Le aree industriali calabresi - ha detto ancora lil sindacalista - versano in uno stato di abbandono che scoraggia qualsiasi investimento nella regione da parte degli imprenditori».

I sindacati rivolgono un appello ai candidati alla presidenza della Regione affinché s'impegnino per il rilancio dell'ente. La manifestazione di oggi rientra in una serie di mobilitazioni programmate da Cgil, Cisl e Uil che hanno portato ieri a manifestare, sempre davanti alla Cittadella regionale, i lavoratori forestali e che vedrà in piazza i lavoratori degli altri comparti nei prossimi giorni.