È caos nelle proroghe previste per i balneari. Con una sentenza storica, il Tar della Liguria ha affermato che «non risulta esistente un documento scritto» che attesti l'accordo fra Italia e Unione Europea. Un accordo che prevedeva il rinvio della normativa Bolkestein al 2027. Un caso unico, dunque, che potrebbe avere delle conseguenze impattanti a quattro mesi dall'inizio della stagione estiva. Anche se non è il primo.

Con una sentenza storica, il Tar della Liguria ha sancito che non esiste alcun accordo fra il Governo Italiano e l’Unione Europea per la proroga delle concessioni balneari fino al 2027. Cosa accadrà adesso, a quattro mesi esatti dall’inizio dell’estate?

Niente proroga per i balneari, dunque. Almeno secondo quanto stabilito dal Tar della Liguria. Anche perché, si legge ancora nella sentenza, «un simile accordo non potrebbe prevalere sulla pronuncia della Corte di Giustizia». Il braccio di ferro avente in oggetto la normativa Bolkestein continua. Una storia che in Italia si trascina da tempo.

Proroga Balneari, anche Occhiuto si era esposto contro la Bolkestein

La prima proroga per i balneari, stabilita dal Governo Draghi, aveva come data di scadenza il 31 dicembre 2023. Dopo quella data, era necessario un nuovo bando per le concessioni. È stato proprio questo l'oggetto del contendere fra i tre stabilimenti e il Comune di Zoagli, che era andato subito a bando. Secondo gli imprenditori, la proroga fino al 2027 stabilita dall'accordo fra Governo Meloni e Unione Europea rimetteva in discussione tutto. Altrettanto però non ha deciso il Tar della Liguria, che ha dato ragione al Municipio.

Anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, si era esposto contro la normativa Bolkestein. In un video pubblicato sui propri canali social lo scorso maggio, il Governatore si era espresso in questi termini: «Ho fatto approvare in giunta una delibera. Si spiega che, essendoci disponibilità di spiagge libere, in Calabria non si applicherà la Bolkestein». Resta da capire adesso come si porrà la Regione dopo la pronuncia del Tar della Liguria sulla proroga dei balneari.

Il presidente di Assobalneari: «I magistrati stanno calpestando la Costituzione»

Giuseppe Nucera, presidente di Assobalneari, non usa mezzi termini per parlare della decisione del Tar della Liguria. «I magistrati stanno calpestando la Costituzione. La mia valutazione, e credo che sia quella di tutto il mondo sindacale e balneare, è che la sentenza della Liguria sarà impugnata e non potrà essere erga omnes».

«La maggior parte dei comuni - aggiunge ancora Nucera - si stanno adeguando a questa legge dello Stato. Quasi sicuramente si andrà in un conflitto di attribuzione di poteri a livello di Corte Costituzionale o di Cassazione. Quello su cui non ho dubbi - conclude - è che la sentenza fatta è un abuso di potere che va oltre gli ambiti che la Legge affida alla Magistratura».