Contrastare la povertà non solo con dei sussidi ma con servizi di sostegno e di accompagnamento utili ad affrancarsi dalla condizione di disagio ed a reinserirsi nella società, lasciandosi alle spalle il periodo di estremo bisogno. Così alcune famiglie assistite dalla Cooperativa Sociale Il Delfino, nell’ambito di un progetto di housing sociale, denominato Arca, co-finanziato dalla Fondazione con il Sud, hanno ritrovato dignità, un tetto ed un’autonomia finanziaria che ha consentito loro di superare l’iniziale situazione di indigenza e di carenze relazionali.

Quattro anni di attività

L’attività si è protratta per quattro anni in partenariato con il comune di Castiglione Cosentino, dove i nuclei familiari sono stati accolti, ed i comuni di Castrolibero e Casali del Manco. Attivate inoltre sinergie con numerose associazioni locali, il Banco Alimentare ed alcune parrocchie. Si tratta della prima esperienza di housing sociale in Calabria «destinata a diventare un modello – ha sottolineato Renato Caforio, presidente del Delfino - La prima fase del progetto, partito nel 2019 – ha aggiunto – è consistita nella ristrutturazione di due palazzine profondamente degradate, nelle quali accogliere i nuclei disagiati. Sono stati così resi disponibili quattro mini appartamenti per un totale di 16 posti letto ed un centro polivalente attrezzato di palestra, cinema, sala convegni, sala per attività ludiche, ricreative, artistiche. In questo modo – ha sottolineato – abbiamo coniugato l’accoglienza con una riqualificazione territoriale, valorizzando fabbricati preesistenti».

Accompagnati verso il riscatto

Le successive fasi del progetto si sono articolate nei percorsi di reinserimento delle famiglie accolte negli alloggi temporanei, caratterizzati dalla redazione di un piano sociale individuale di accompagnamento verso l’autonomia socio-economica. «Un obiettivo raggiunto – ha detto ancora Renato Caforio – con l’ausilio di équipe specialistiche, composte da educatori professionali, assistenti sociali e psicologi, e grazie a tirocini formativi finalizzati all’acquisizione di competenze professionali». Per il sindaco di Castiglione Cosentino, Salvatore Magarò «il Delfino è un fiore all’occhiello del paese, perché la struttura offre un ampio di ventaglio di servizi a beneficio delle categorie più deboli, fungendo pure da polo di attrazione per una fetta importante del mondo del volontariato. Il Progetto Arca ha consentito di dare una casa a chi una casa non l’aveva, avviando e poi chiudendo un percorso di integrazione concreto. Quella del Delfino è una scommessa vinta: questa realtà insiste nel territorio dagli anni ottanta, da quando, insieme all’allora Vescovo Dino Trabalzini, mi impegnai da giovane sindaco ad ospitare qui una comunità di recupero di tossicodipendenti. Da allora le attività si sono evolute ed ampliate, allargandosi in altri ambiti sociali e di solidarietà».

I risultati del progetto

Il Progetto Arca ha riguardato nel complesso 15 nuclei familiari per un totale di 26 adulti e 22 minori. Attivati 16 tirocini formativi in 11 diverse imprese locali. Venti bambini hanno potuto studiare negli istituti scolastici del territorio di vario ordine e grado. «I nostri ospiti sono stati variegati: famiglie italiane, donne costrette a fuggire con i loro figli da uomini che le maltrattavano, nuclei provenienti dall’Ucraina infiammata dalla guerra – ha concluso Renato Caforio – Questo primo progetto di housing sociale realizzato in Calabria adesso è destinato a diventare un modello affinché altre esperienza analoghe possano ripetersi in altri ambiti della regione».