L’annunciato rincaro del prezzo del carburante, dopo che il governo Meloni non ha confermato il taglio delle accise varato a marzo dall'esecutivo Draghi, si è materializzato. E così dal primo gennaio le principali compagnie hanno ritoccato i prezzi. La media della benzina in self service supera quota 1,8 euro/litro, mentre il gasolio vola verso 1,87. Mentre sul servito il diesel  supera i 2 euro al litro (2,02) la benzina balza a 1,95 euro al litro.

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«Una vergogna», lamentano gli automobilisti. «Tutta colpa del Governo», esclama un altro intento a fare benzina. «Molti, in vista degli annunciati aumenti, hanno fatto il pieno giorno 31 dicembre», conferma un benzinaio.

Ma la notizia evidentemente in questi giorni di festa, non è arrivata a tutti. «Ma come – si chiede un anziano  – fino a una settimana fa la benzina costava 1,6 euro al litro. Cosa è successo»? Si domanda quasi incredulo. C’è invece chi ridacchia sotto i baffi: «In vista degli aumenti della benzina io mi sono comprato una macchina a gas. È aumentato anche questo – ammette - ma di tre centesimi. Credo di avere fatto la scelta migliore».