«È stato appena sottoscritto l'accordo relativo alla stabilizzazione del personale sanitario e oss assunto con contratto a tempo determinato per l'emergenza Covid». È quanto si legge in una nota divulgata dalla segretaria Cisl Fp Calabria, Luciana Giordano, riguardante l’incontro avuto in Regione tra i dirigenti del dipartimento Tutela della Salute e le organizzazioni sindacali. Per la Cisl Fp erano presenti Giuseppe Rubino e Antonio Curcillo.

«Una volta incassato l'importante risultato della stabilizzazione degli operatori sanitari e oss assunti con contratto di lavoro a tempo determinato – si legge nella nota - per fronteggiare l'emergenza legata alla pandemia, la Cisl Fp Calabria, pur essendo soddisfatta per questo primo risultato, ha da subito chiesto ed ottenuto un ulteriore incontro per affrontare la situazione relativa alla tempestiva stabilizzazione anche del restante personale precario.

Poiché, successivamente all'intesa stipulata lo scorso 20 giugno tra organizzazioni sindacali e dipartimento Tutela della Salute, la Conferenza Stato Regione ha stabilito che la norma sopra indicata possa essere applicata esclusivamente al personale sanitario e oss assunto con rapporto di lavoro a tempo determinato, escludendo le altre forme di precariato. Dovendo salvaguardare tutte le professionalità esistenti, si è chiesto ed ottenuto un ulteriore incontro insieme ai direttori generali delle Aziende ospedaliere e Asp al fine di tutelare anche i precari della sanità calabrese non rientranti nella fattispecie normativa in esame. Incontro che si terrà entro il mese entrante.

La Cisl Fp per garantire comunque la prosecuzione di questi altri rapporti flessibili ne ha chiesto la proroga ma l'obiettivo finale è la conversione a tempo indeterminato. E questo per quanto riguarda le procedure di stabilizzazione. Ma il bisogno di reclutare nuova forza lavoro da immettere nel nostro servizio sanitario regionale non può e non deve essere soddisfatto solo con i processi di stabilizzazione. È necessario assumere personale con tutte le forme di reclutamento previste dal vigente sistema normativo (concorsi, scorrimento graduatorie degli idonei).

Solo colmando la considerevole carenza di personale già registrata negli anni precedenti alla pandemia potremo avere la possibilità di vedere realizzato il Programma Operativo regionale attuativo del Pnrr con le centrali operative territoriali, le case di comunità, gli ospedali di comunità, l'adi. Per poter rendere efficiente e funzionante il sistema della rete territoriale e della rete dell'emergenza urgenza dobbiamo necessariamente incrementare le dotazioni organiche con un poderoso piano di reclutamento di nuovo personale sanitario».