Meno di un anno e l’arrivo della nuova direttrice di filiale, Teresa Cozzolino, per riscrivere la visione e l’operatività della filiale poste di Castrovillari. Un presidio storico ed importante che si occupa di 70 comuni della provincia di Cosenza e della gestione di ben 103 filiali distribuite sul territorio e che solo a gennaio scorso l’Ugl comunicazioni aveva fortemente criticato sottolineando la carenza di organico che penalizzava di molto l’attività nevralgica dei settori operativi. Oggi a meno di un anno da quella dura presa di posizione ed il cambio alla guida della filiale castrovillarese permettono di dire a Domenico Munno, segretario provinciale Fnc Ugl comunicazioni, che «la venuta della nuova direttrice ha segnato un cambio di passo positivo dando lustro a questa filiale». 

Il cambio di gestione 

Ad assumere nuova valenza strategica è soprattutto il mercato privati, vale a dire tutta la rete di sportelleria e commerciale, che «sta lavorando benissimo – afferma Munno – per quanto riguarda l’utilità degli uffici postali sul territorio» facendo registrare un «forte cambio di gestione» con l’efficienza negli uffici postali territoriali ma anche «il buon utilizzo del personale sul territorio ed una politica commerciale che registra innovazione e preparazione». Le carenze di organico del passato, frutto anche del mancato turnover a seguito dei pensionamenti registrati sul territorio, oggi stanno per essere superate anche grazie alla mobilità nazionale, regionale e provinciale, la conversione di part-time con full-time e l’avanzamento di alcuni portalettere che ora, dopo la dovuta formazione, si ritrovano a ricoprire ruoli di sportello. 

La gestione degli uffici al tempo del Covid 

Importante anche l’approccio, in questo tempo pandemico, agli aspetti della sicurezza che su tutto il territorio nazionale ma anche nella filiale di Castrovillari hanno visto l’azienda dimostrarsi attenta a «fronteggiare l’emergenza in modo positivo» con «uffici sicuri, sanificati per utenza e lavoratori e dipendenti sempre con le giuste protezioni». Una politica di sicurezza che per Ugl era iniziata però già prima della pandemia chiedendo alle Asl – quando «non riuscivamo risolvere i problemi con l’azienda» - di effettuare sopralluoghi presso gli uffici postali. 

La criticità del recapito

In questo quadro ottimale di innovazione, però, la nota dolente resta la questione del recapito della posta alle utenze domestiche. L’Ugl ha sollevato forti critiche rispetto a questo settore «continuamente preso d’assalto e che ogni due anni vede una riorganizzazione» che non porta però i frutti sperati. «Il problema – afferma Munno - è legato ad un management che andrebbe rivisto al suo interno. Questo servizio universale deve essere garantito perché lo Stato paga e chiediamo che chiunque assuma la guida di questo settore possa finalmente ridare dignità ad un servizio che oggi qualitativamente non esiste più». 

Attenzione per gli anziani 

In questo cambio di pelle aziendale, inoltre, la preoccupazione del segretario provinciale Ugl comunicazioni è quello rivolto alle fasce deboli della popolazione come gli anziani che «non essendo al passo con i tempi rischiano di rimanere indietro». Anche per questo si chiede che il servizio del recapito postale venga «rafforzato» e che gli anziani «vengano messi al centro dell’attività postale» quotidiana per un’azienda che in 150 anni di storia rappresenta un pezzo importante della vita del Paese.