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VIBO VALENTIA - La Giunta regionale, nel corso della riunione tenutasi giovedì, ha licenziato il Programma operativo regionale 2014-2020, facente capo all’Asse prioritario 7-Sviluppo delle reti di mobilità sostenibile. Nel testo del Por, che passa a questo punto all’assise calabrese per la sua approvazione definitiva, è contemplato un piano di intervento strutturale sul porto di Vibo Marina. L’annuncio arriva dal consigliere della Regione Calabria Alfonso Grillo, il quale già da tempo si batte per adeguare l’infrastruttura vibonese. Grillo, infatti, fu il primo in tempi non sospetti - attraverso la legge numero 497 di cui è il proponente - a denunciare le carenze strutturali del porto Santa Venere. Lo scorso marzo, il consigliere Ncd chiese al presidente facente funzioni, Antonella Stasi, e alla Giunta di inserire nel Por 2014-2020 il porto di Vibo Marina, in qualità di struttura strategica, riuscendo così a intraprendere un percorso finanziario concreto attraverso cui intervenire sull’infrastruttura. Oggi, dopo mesi di trattative, il porto entra ufficialmente nel Programma operativo regionale. «Nella prossima seduta del consiglio, prevista per lunedì, ci si dovrà esprimere rispetto all’approvazione definitiva del Por. Non si scorgono all’orizzonte - il commento di Grillo - ostacoli o problematiche ostative. Per cui, con una certa soddisfazione, posso affermare che presto si potrà intervenire sul porto tanto caro ai vibonesi. L’azione prevista nel Por si specializza nella riqualificazione, messa in sicurezza e adeguamento dei porti della rete regionale portuale, con particolare rilievo agli scali individuati dai documenti di pianificazione della Regione quali di maggior pregio. Proprio in questo contesto è stato inserito il “Santa Venere”, per il quale si è pensato di procedere all’adeguamento della dotazione infrastrutturale e alla messa in sicurezza». Ne beneficerà, secondo Grillo, l’intero territorio. «Sono sempre stato fermo - la conclusione - sulle mie posizioni, credevo e continuo a credere che lo sviluppo del Vibonese debba fare tappa al porto Santa Venere. Se adeguato, lo scalo portuale diverrà nuovamente il fulcro dell’economia provinciale e regionale».