«Sos Laghi di Sibari. Siamo ostaggi della pubblica amministrazione ignava». Centinaia di persone, dietro uno striscione con questo slogan, hanno dato vita ai Laghi di Sibari ad un corteo per richiamare l'attenzione sulla chiusura del canale degli Stombi, l'unica "strada" che permette via mare di entrare e uscire dal complesso nautico, ancora interdetto alla navigazione. Il corteo ha raggiunto l'ingresso del Museo nazionale Archeologico creando qualche disagio al traffico.

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«I motivi di questa nostra protesta - ha spiegato il presidente dell'associazione Laghi di Sibari, Luciano Miranda - sono chiari. Siamo ad agosto e il porto turistico dei Laghi di Sibari, che con i suoi 2.500 posti barca é il più grande del Mediterraneo, é chiuso per l'incuria e l'ignavia delle autorità competenti. Ci auguriamo che le autorità preposte diano le mosse giuste affinché questo posto al più presto risorga e ritorni a essere com'era una volta, il fiore all'occhiello dell'intera regione Calabria». Ansa