Le attività del porto di Gioia Tauro sono a rischio a causa del mancato adeguamento della infrastruttura alle direttive dell'Unione Europea in tema di sostenibilità ambientale. Lo conferma il presidente della Regione Roberto Occhiuto. Intervenendo al meeting di Confindustria Cosenza Innovazione & Sostenibilità, in corso di svolgimento nel Parco degli Enotri di Mendicino, con la partecipazione del presidente nazionale Carlo Bonomi e del presidente nazionale Ance Federica Brancaccio, Occhiuto ha informato dell'avvio di una interlocuzione con il Governo affinché possa essere stabilita una specialità per Gioia Tauro che eviti ripercussioni sulle attività svolte nell'ambito del transhipment.

Leggi anche

«L’Italia spesso si accorge delle questioni che possono essere un problema per l’economia italiana quando tutto è già definito – ha detto Occhiuto –. Gioia Tauro, insieme al porto di Malta, è quello che patirebbe in misura maggiore le nuove regole europee. Molte delle merci sarebbero orientate su porti del Nord Africa invece che Gioia Tauro. Speriamo che il Governo nazionale riesca ad esprimere in seno alla Commissione e al Consiglio un’azione forte e incisiva in questa direzione».

All'appuntamento sono presenti anche gli assessori regionali Rosario Varì e Gianluca Gallo oltre a numerose autorità civili, militari ed istituzionali, tra cui il prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella ed il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Iacucci, ed ai rappresentanti delle categorie imprenditoriali e dei sindacati. All'avvio dei lavori il nuovo presidente di Confindustria Cosenza, Giovambattista Perciaccante, ha raccolto il testimone dal presidente uscente Fortunato Amarelli

«In questi giorni stiamo programmando le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione oltre due miliardi più quelle già impegnate alla Regione. E stiamo avviando la spesa del nuovo Por e molti degli impegni riguardano proprio l’innovazione e la sostenibilità – ha poi sottolineato Roberto Occhiuto rispetto al tema dell'iniziativa - In una regione come la nostra bisogna creare le condizioni di uno sviluppo sostenibile che sappia guardare all’ambiente come una risorsa. Vanno incentivati gli sforzi nell’innovazione e il nostro compito è sempre incentivare. Ho sempre avuto un rapporto positivo con gli industriali – ha detto ancora il presidente della Regione - e credo che anche loro abbiano verificato che c’è la voglia di un cambio di passo, di raccontare una Calabria diversa, fatta di opportunità e non solo di problemi. All'indomani della tragedia di Cutro – ha ricordato – Sono stato contattato dal presidente Perciaccante per concordare un progetto di formazione per gli immigrati da svolgere nelle aziende che si occupano di edilizia. Dunque, percepisco dalla classe imprenditoriale un approccio orientato allo sviluppo, ma anche intelligente e solidale».