VIDEO | La società che doveva gestire l'opera ha comunicato il suo disimpegno e ora l'Autorità portuale sta valutando anche eventuali azioni legali
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Era nell’aria, ma ora è ufficiale: il gateway ferroviario di Gioia Tauro non ha più la società che era pronta ad assumere la gestione dell’opera. Sogemar ha comunicato la sua indisponibilità a continuare, insieme all’Autorità portuale, a rispettare il contratto inserito nell’applicazione dell’Accordo di programma quadro.
L’operatore ha quindi seguito Contship, il vecchio gestore del terminal container del cui gruppo fa parte, lasciando l’area con una opera finita – costata fin qui 16 milioni di parte pubblica – e non ancora utilizzata per diversificare i modi di trasporto e incentivare i servizi ferroviari.
«Dopo la comunicazione che ci è pervenuta – commenta Andrea Agostinelli, commissario straordinario dell’ente portuale – i nostri uffici stanno valutando la possibilità di proporre un subentro nel contratto, oppure di intentare una causa per inadempienze contrattuali. In ogni caso siamo pronti anche ad avviare una gara per reperire un altro operatore».
Non un fulmine a ciel sereno, il disimpegno definitivo del gruppo che lo scorso anno ha venduto a Msc le quote per il controllo dello scalo. Non si esclude che, vista la ripresa del traffico di container registrata nel primo trimestre di quest’anno, lo stesso gruppo fondato da Gianluigi Aponte possa decidere di investire anche per controllare il gateway.
A parere di Agostinelli, comunque, non sarebbero lunghi i tempi di una eventuale gara, poiché «l’opera è completata e il soggetto che subentrerà dovrà impegnarsi per la sola gestione della struttura». Agostinelli infine ha chiarito che «il prossimo mese il ministero ha garantito di convocare una riunione risolutiva per la contesa gestione del tratto ferroviario che collega le stazioni di Rosarno e San Ferdinando Marittima».