VIDEO | È entrata ieri in funzione l'asta ferroviaria che consente di velocizzare lo smistamento dei carichi in arrivo e accelerare così i tempi di manovra
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Anche il terminal auto di Gioia Tauro ha ora la sua asta ferroviaria autonoma che consente ai treni di entrare direttamente nell'area gestita da Automar. Ieri è arrivato dall'Abruzzo il carico di furgoni destinati, via mare, ai mercati di Messico e Cile, inaugurando di fatto la struttura che consentirà di velocizzare lo smistamento.
Era da più di un decennio che i treni diretti sulla banchina Nord del porto, prima di arrivare nell'area gestita dal gruppo Grimaldi, dovevano passare da una zona data in concessione, invece, al terminalista dei container. Una sorta di convivenza che allungava di molto i tempi della manovra, e che ora finisce grazie all'investimento di Automar e al completamento della piena intermodalità dei trasporti pianificato dall'Autorità di sistema portuale, Andrea Agostinelli.
«Possiamo fin qui ritenerci soddisfatti per la risposta operativa fornita da Rfi - ha detto l'ammiraglio - ora si tratta di accelerare per la progettazione del miglioramento del raccordo ferroviario e di tutti quegli interventi finanziati con il Pnrr».
Sulla banchina di Automar, per l'arrivo del treno che trasportava una settantina di furgoni, ha operato uno staff guidato da Rosy Ficara che ha ribadito l'intenzione di Automar di lavorare «non appena la crisi dell'automotive sarà alle spalle, due treni al giorno per 5 giorni a settimana».