Muro contro muro tra l’Autorità portuale di Gioia Tauro e l’amministrazione comunale di Corigliano Rossano, anche se nelle ultime ore si è aperto qualche spiraglio di trattativa. Il punto di scontro è la costruzione della banchina crocieristica all’interno del porto di Corigliano Rossano.

Un investimento complessivo sul porto di oltre 12 milioni di euro che sono a rischio, poiché la procedura è minata dall’atteggiamento assunto dall’amministrazione comunale senza il cui parere di conformità il progetto non potrà transitare presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici e alla Regione Calabria. Il commissario Andrea Agostinelli è stato perentorio nel corso della conferenza stampa tenuta questa mattina a Corigliano: «Se entro ottobre non chiudiamo la partita, sarò costretto a distogliere i fondi a favore di altre infrastrutture». Una dichiarazione che è pervenuta in termini rapidi al sindaco Flavio Stasi il quale ha rimesso in una nota di poche ore fa la posizione dell’ente comunale aprendo a possibilità di dialogo tra le parti.

«Ribadisco come la banchina crocieristica rappresenti una battaglia dell’Amministrazione che rappresento e faccia parte del nostro programma politico per il rilancio del porto di Corigliano-Rossano. La banchina crocieristica, dunque, è un’opera irrinunciabile. Quanto sottolineato nelle osservazioni dell’ente, rese all’Autorità nel mese di luglio, preparate insieme all’allora Assessore con delega al Porto, Claudio Malavolta, è la concreta preoccupazione rispetto a come la configurazione proposta della Banchina possa inficiare eventuali ulteriori prospettive del nostro porto, con particolare riferimento alla realizzazione di una terza darsena già prevista degli strumenti di pianificazione vigente».

«Sono certo, tuttavia, che mediante una costruttiva interlocuzione con l’Autorità di Sistema si troveranno entro pochi giorni soluzioni condivise che consentiranno di realizzare l’opera in maniera pienamente compatibile con le potenzialità che intendiamo coltivare del nostro porto. Per questa ragione - continua Stasidopo aver comunicato l’impossibilità di presenziare alla conferenza di questa mattina per impegni pregressi, abbiamo già fissato un incontro con l’Ammiraglio Agostinelli per il prossimo giovedì alle ore 10.30. Con il Presidente dell’Autorità sarà anche l’occasione per avviare un percorso istituzionale più complessivo che metta tra le priorità anche la risoluzione dell’annosa questione della struttura di alaggio e varo, vera questione irrisolta del nostro porto, per la quale serve la collaborazione di tutti gli enti coinvolti».

L’adeguamento tecnico accelera le procedure

In sostanza, l’autorità portuale ritiene indispensabile un adeguamento tecnico funzionale, mentre il Comune di Corigliano Rossano perora la causa dell’attuazione del piano regolatore datato 1974 che prevede la costruzione di banchine a uso industriale nel tratto di contrada Torricella. «Una proposta non percorribile, sostiene l’Ammiraglio Agostinelli, anche per il fatto che è eccessivamente onerosa». Inoltre, «cambiare un piano regolatore significa incamminarsi in un iter lungo e farraginoso che prevede valutazioni di impatto ambientale e interventi strategici delicati e complessi. Con l’adeguamento tecnico, abbiamo dato risposte celeri e immediate che nel giro di 12 /24 mesi si possono concretizzare.

Alla domanda secondo cui l’area portuale sia decontestualizzata dal centro urbano, l’Ammiraglio Agostinelli così risponde: «Sì, è vero. Il nostro compito è quello di sistemare le banchine, di sistemare il porto e di cercare nuove utenze per il porto. Con la banchina crocieristica credo di aver assolto al mio compito, poi spazio alla Regione e all’amministrazione comunale per avvicinare il porto alla città». Presente in conferenza stampa anche la senatrice Rosa Abate (Gruppo misto) che ha invitato il sindaco Flavio Stasi a confrontarsi con l’autorità portuale al fine di trovare una soluzione ed evitare di perdere i fondi previsti. Si è anche discusso dell’incameramento del cantiere navale, già in concessione alla Lega Navale.