Doveva avere proprio una gran fretta di spegnere il focolaio delle polemiche, l’assessore alla crescita economica urbana e alle attività economiche e produttive del comune di Cosenza, Loredana Pastore, tanto da chiedere all’ufficio stampa di Palazzo dei Bruzi, in tarda serata e nell’ultimo sabato di agosto, di diffondere una propria dichiarazione in merito al presunto abuso del Caffè Scarpelli di Piazza Riforma, che ha installato nei giorni scorsi, su suolo pubblico davanti l’ingresso del locale, un forno a legna con tanto di canna fumaria. «Sul posto – ha puntualizzato l’esponente della giunta municipale - sono subito intervenuti i vigili urbani che hanno riscontrato l'irregolarità del manufatto. Ad oggi, infatti, agli uffici competenti non è pervenuta alcuna richiesta e quindi nessuna autorizzazione poteva mai essere rilasciata dal Comune. A stretto giro – ha poi affermato l’assessore - verificheremo con gli uffici l'esistenza di eventuali istanze e decideremo il da farsi seguendo scrupolosamente le norme di legge. Naturalmente rivolgiamo sin d’ora un appello a tutti i pubblici esercenti ad attenersi a quanto previsto dai regolamenti comunali ed a garantire, per i loro dehors, il massimo rispetto del decoro urbano perché è obiettivo comune quello di avere una città sempre più bella e attrattiva nell'interesse di tutti».

Rapporti tesi con Fratelli d’Italia

Loredana Pastore era stata anche invitata a prendere parte alla seduta della commissione consiliare attività produttive, con all’ordine del giorno proprio la discussione sulle modalità di concessione di dehors, pedane e spazi pubblici, ma l’assessore ha disertato l’appuntamento. L’assenza avrebbe acuito le tensioni in seno alla maggioranza, con il gruppo Cosenza Positiva, espressione in consiglio comunale di Fratelli d’Italia. La commissione è infatti presieduta da Annalisa Apicella, esponente del partito di Giorgia Meloni. Nel frattempo, sulla questione si era espresso anche il sindaco Mario Occhiuto con un post sui social, respingendo le critiche di chi, sempre attraverso i canali del web, lamentava un uso improprio di tavolini in luoghi aperti come Piazza Campanella o Piazza Santa Teresa: «Il mio indirizzo agli uffici riguardo le richieste di utilizzo di spazi esterni – ha spiegato - mira a favorire l’uso pedonale degli stessi e gli esercenti nello svolgimento delle loro attività, senza ovviamente sacrificare il verde pubblico, l’accessibilità e il decoro urbano. Mi viene da ridere quando leggo di chi si lamenta facendo riferimento alla cementificazione di spazi aperti che vengono oggi resi pedonali e restituiti ai cittadini mentre prima erano parcheggi di auto e strade bitumate. Oppure di chi parla di luoghi come Piazza Campanella o Piazza XXV Luglio in cui si perderebbe il senso del luogo perché adesso ci sono persone e tavolini anziché macchine e inquinamento ambientale».