«Abbiamo passato mesi a denunciare l’irregolarità nella distribuzione dei fondi del Pnrr, fortemente penalizzante per il Sud, e oggi arriva l’ennesima doccia fredda». Così in una nota l’eurodeputato Piernicola Pedicini (Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale)

«Il governo sta lavorando al Dpcm che distribuirà gli esperti previsti per supportare gli enti locali nella gestione delle procedure per ottenere i fondi del Pnrr. Ci sono 320 milioni e questo governo ha pensato di assegnare queste risorse in base a un doppio criterio: il 20%, 64,06 milioni per 200 posti, saranno distribuiti in base a una quota fissa, uguale per tutte le Regioni (con un piccolo premio al Sud) e Province Autonome; il restante 80% (256,24 milioni per 800 posti) saranno assegnati in base alla popolazione ("quota variabile")». 

Un parametro, quello demografico, che secondo l'eurodeputato «favorisce gli enti del Centro Nord, a cui finirebbe il 60% delle risorse, con la Lombardia a fare ovviamente da apripista (42 milioni per 131 posti). Ciò significa che la quota destinata al Sud si ridurrà ulteriormente perché i progetti per essere approvati devono essere fatti bene e per essere tali devono essere predisposti da tecnici esperti che però - come vedrete - andranno tutti al Nord. Ora la cosa preoccupante non è tanto che un governo continui a sottrarre fondi al Sud - succede da decenni - ma che lo faccia sfacciatamente, con l’arroganza di chi sa che nessuno si opporrà. Ma esiste ancora una forza politica in Parlamento che si schieri dalla parte degli ultimi?».