Le parole dell'assessore all'Agricoltura Gianluca Gallo: «In campo misure anche drastiche che dovrebbero frenare la propagazione della malattia». E sul divieto di attività all'aria aperta: «Devono essere autorizzare dai comuni»
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«Abbiamo richiesto risorse al commissario straordinario alla peste suina per far fronte all'emergenza e ci ha assicurato che non ci lascerà da soli». Lo ha dichiarato l'assessore all'Agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo, commentando l'evoluzione della malattia nella provincia di Reggio Calabria dopo l'istituzione di una zona rossa che include 26 comuni e le possibili ricadute economiche sul settore a seguito dell'abbattimento di numerosi capi negli allevamenti.
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«Metteremo in atto ogni azione utile per tutelare il settore» aggiunge confermando la bontà delle misure introdotte nell'ordinanza firmata la settimana scorso dal presidente della Regione per arginare la diffusione della peste suina. «Il presidente Occhiuto ha predisposto un'ordinanza che è in linea con le misure previste dal commissario straordinario, misure anche drastiche che dovrebbero frenare la propagazione della malattia. Ma stiamo lavorando in collaborazione con le associazioni venatorie e i cacciatori per creare cordoni che evitino l'espansione del contagio oltre la zona rossa».
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In relazione alle negative ricadute sul settore turistico con il divieto di svolgimento di attività all'aria aperta nelle aree comprese nella zona rossa l'assessore precisa che si tratta di «attività che devono essere autorizzate dai sindaci dei singoli comuni».