La pubblica audizione ospitata nella sala consiliare di San Marco Argentano è il passaggio fondamentale e propedeutico al riconoscimento del marchio Igp per il peperoncino di Calabria. Un momento cruciale nel lungo iter intrapreso nel 2016 dal Consorzio dei Produttori presieduto da Pietro Serra che culminerà con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del disciplinare di produzione e con l’auspicato disco verde dell’Unione Europea.

Il disciplinare di produzione

Otto nel complesso gli articoli di cui si compone il documento, ratificati dagli emissari del Ministero dell’Agricoltura Armando Morelli e Laura Madotto, dopo le opportune modifiche ed integrazioni concordate con i rappresentanti delle associazioni di categoria e con i tanti imprenditori del comparto intervenuti all’appuntamento. Varietà, proprietà chimico-fisiche ed organolettiche, pratiche di coltivazione e di raccolta, livello di piccantezza, grado di umidità, metodo di ottenimento e di essiccazione alcuni degli elementi regolamentati.

Marcatore identitario

Nel loro insieme andranno a contraddistinguere un prodotto che costituisce un vero e proprio marcatore identitario del territorio regionale. Inoltre il marchio Igp contrasterà la concorrenza del peperoncino di scarsa qualità esportato in particolare dai paesi asiatici. Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Associazione Italiana Coltivatori alcune delle sigle presenti all’assemblea introdotta dai saluti del sindaco di San Marco Argentano Virginia Mariotti. Se il percorso, giunto ormai in dirittura d’arrivo, si concluderà positivamente sarà la prima volta in Italia che il riconoscimento del marchio Igp verrà accordato a beneficio del territorio di una intera regione

Novità importanti per un simbolo della Calabria nel mondo: il peperoncino. Si è infatti tenuta una importante assemblea a San Marco Argentano: produttori ed esperti si sono confrontati con gli emissari del Ministero dell'Agricoltura per la ratifica del disciplinare in vista dell'attribuzione del marchio Igp