VIDEO | Oggi a Lamezia Terme incontro delle associazioni confederali di categoria per tracciare il filo delle rivendicazioni per i prossimi appuntamenti di piazza e non solo
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Spesso sono loro, con le loro pensioni, ad aiutare le famiglie ad andare avanti, a pagare le bollette, a badare ai nipoti, a consentirne le attività extrascolastiche. Ma i pensionati in Calabria si sentono l’ultima ruota del carro e hanno molto da dire. Oggi a Lamezia Terme le sigle confederali di settore si sono riunite per fare il punto. A partire da quel diritto alla salute spesso negato tra liste d’attesa di mesi e mesi e servizi chiusi da un giorno all’altro.
Il privato diventa quasi provvidenziale, ma non tutti possono permetterselo. Un welfare monco, una riforma delle pensioni ormai ferma al palo da anni e un fisco disomogeneo fanno il resto, contribuendo, hanno spiegato le sigle, a tracciare a grandi pennellate un paese che se non è fatto per i giovani, non lo è nemmeno per gli anziani.
Fnp Cisl, Uilp Calabria e Spi Cgil non le hanno mandate a dire. «I pensionati sono il vero ammortizzatore sociale dell'Italia per il semplice fatto che con ogni pensione aiutano la famiglia, aiutano i giovani, sono il vero reddito di cittadinanza – ha spiegato Alfonso Cerasa segretario generale della Uilp Pensionati Calabria – ecco perché se aumentano i consumi bisogna fare in modo di ripristinare il potere d'acquisto delle pensioni».
Tra le richieste al governo, quindi, «la rivalutazione delle pensioni per fare in modo che il potere d'acquisto sia mantenuto e nello stesso tempo che la quattordicesima e le varie realtà siano adeguate al costo della vita». Pensionati che spesso, ha evidenziato Cosimo Piscioneri della Fnp Cisl Calabria, sono costretti a scegliere se mangiare o curarsi. Diverse le manifestazioni in programma in Calabria, a partire da quella del dieci dicembre in piazza Prefettura a Catanzaro e tante le richieste.
Da una rinnovamento del sistema del fisco che ristabilisca l’equità, ha spiegato Claudia Carlino della Spi Cgil, a una riforma sulla non autosufficienza fino ad un vero welfare e a quella riforma delle pensioni attesa da tanto, troppo tempo, il governo ha molto da fare ed è ora che inizi a lavorarci.