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Roma – Doccia fredda per i forestali calabresi. Da sempre bersaglio della Lega Nord, i lavoratori hanno visto svanire ieri persino la flebile speranza di un contributo per come stabilito nella bozza della legge di stabilità. La cifra, in prosecuzione di alcuni interventi già in atto, sarebbe stata erogata dall’esecutivo a partire dal 2017. Dunque non nell'immediatezza.
La rezione dei leghisti. Gli oltranzisti padani hanno deciso comunque di mettere i bastoni fra le ruote. E il ministro Giuliano Poletti, messo alle strette, ha smentito ogni ‘regalo’ alla punta dello stivale.
Il fatto durante il question time di ieri alla Camera dei deputati. La Lega - è bene sottolinearlo - sin dai tempi del ministro Roberto Calderoli - ha ritenuto l’assunzione e il foraggiamento dei forestali calabresi da parte dello stato, un atto deplorevole da parte della politica. Sotto accusa sono finite ripetutamente le spese sostenute, nel raffronto tra il Sud e le altre regioni.
Il dietrofront del governo. Ora, dopo ‘lo squillo di tromba’ affatto poetico della Lega Nord, la situazione dei lavoratori si complica. E il rischio è quello di sollevare un polverone. Per gli stipendi dei forestali palazzo ‘Alemanni’ dispone ancora di qualche centinaio di migliaio di euro. Al resto dovrebbe provvedere lo stato centrale.