Dalla parola all’azione. Il Movimento 14 luglio chiama a raccolta la cittadinanza di Nicotera e Nicotera Marina in una ferma azione di protesta che, inizialmente convocata per denunciare ancora una volta il degrado urbano e le condizioni del mare (negli ultimi giorni presentatosi nuovamente sporco e di colore verdastro) ha inevitabilmente dovuto confrontarsi con l’ultimo episodio di cronaca avvenuto nel territorio nicoterese che ha visto l’uccisione in spiaggia, e in pieno giorno, di Francesco Timpano, 45enne di Limbadi.

 

Gli attivisti già nel tardo pomeriggio di ieri avevano dato vita ad un’assemblea pubblica e ad un successivo corteo che aveva raggiunto il lungomare e il lido “Il gabbiano”, teatro dell’efferato delitto, al grido di “Svegliati Nicotera”, mentre questa mattina la protesta si è spostata lungo la Statale 18 al bivio tra Mileto e Rosarno, in località Fabiana. Qui decine di cittadini nicoteresi, sotto l’occhio vigile dei carabinieri, striscioni alla mano, hanno ribadito con forza la loro protesta, bloccando la circolazione stradale.

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«E’ un paese abbandonato al degrado: al mare sporco, ai rifiuti, ai morti ammazzati - aveva detto ieri uno dei portavoce del Movimento, l’ingegnere Antonio D’Agostino, annunciano la mobilitazione odierna -. È questo il quadro terribile a cui stiamo assistendo: un paese abbandonato che hanno forse intenzione di mandare definitivamente alla deriva. Non se ne può più: o i cittadini alzano la testa o questo paese è morto come i morti. Non possiamo stare più sotto il tacco di amministratori incompetenti e della criminalità organizzata».