Arriva la più grande mappa della biodiversità contadina made in Italy che comprende 311 tra prodotti e razze animali censiti e salvati dai "Sigilli" di Campagna Amica. A presentarli è la Coldiretti, inaugurando oggi il Villaggio contadino nella Capitale con la sua Arca di Noè.

 

Una tre giorni dove scoprire da vicino cibi, piante e animali salvati dall'estinzione grazie al lavoro in campagna di generazioni. Si scopre così in Italia sono scomparse dalla tavola 3 varietà di frutta su 4 nell'ultimo secolo anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell'offerta. Si contavano, infatti, 8 mila varietà di frutta, mentre oggi si arriva a poco meno di 2 mila, di cui 1.500 a rischio scomparsa. Ma la perdita di biodiversità riguarda l'intero sistema agricolo, dagli ortaggi ai cereali, dagli ulivi fino ai vigneti. Un pericolo per produttori e consumatori per la perdita di un patrimonio alimentare, culturale ed ambientale, ma anche un attacco alla sovranità alimentare del Paese, come ha detto il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo.

 

Secondo lo studio della Coldiretti, sono 369 gli 'agricoltori custodi' della biodiversità made in Italy, di cui il 25% sotto i 40 anni; aziende che producono per il 20% con il metodo biologico e il 5% impegnate in attività di agricoltura sociale. Dei 311 prodotti censiti, il 16% sono frutti, il 44% tra ortaggi, legumi e cereali, il 30% razze animali, il 3% mieli e prodotti spontanei e il 7% trasformati di olivi e vitigni. Un atlante dove si spazia dalla patata turchese abruzzese, alla pera angelica di Serrungarina delle Marche, alla fagiolina del Trasimeno; tanti anche i formaggi, dal Caciofiore di Columella laziale, 'nonno' del pecorino Romano, al fatulì della capra bionda dell'Adamello.