Un cambio radicale di strategia nella necessità di uno sviluppo urgente, in grado di resistere allo spopolamento ed all’emigrazione giovanile. L’imprenditoria calabrese deve cambiare rotta e viaggiare su un doppio binario: la consapevolezza dell'ottima qualità di risorse e prodotti e la necessità di fare rete mettendo al bando l’atavico individualismo. 

Su questi presupposti si è tenuta una iniziativa inedita, l’Olio Igp Calabria nelle aziende, un evento divulgativo tenutosi alle porte di Catanzaro (presso la Rolltek di Settingiano) e di cui il Network LaC è stato media partner.

Cercansi imprenditori per fare rete

Imprenditori e delegati del settore, ma anche di altre categorie produttive, hanno ascoltato il massimo esponente del consorzio regionale olivicolo Massimino Magliocchi nel corso di un interessante dibattito moderato dal giornalista specializzato Massimo Tigani Sava.

«Dobbiamo fare più condivisione, più associazione, più cooperazione – ha detto il presidente Massimino – perché così le aziende calabresi avranno un futuro migliore di quello odierno. L'egoismo e l'individualismo non portano che oltre la soglia del proprio paesino».

Infrangere la mentalità chiusa del calabrese

«Io penso che le aziende si debbano aprire al mondo – ha detto Salvatore Mancuso, general manager di Rolltek – Questo è un esempio importante di come si possa cooperare, creare degli eventi all'interno di altre aziende e far diventare l'azienda una sorta di involucro su cui socializzare, promuovere, far rete. Noi proviamo a fare da esempio, in modo tale da far capire ai calabresi, alla mentalità anche un po' dura, un po' chiusa dei calabresi, che aprirsi fa sempre bene a livello sociale, a livello di business, a livello culturale che si apprende, si dà la possibilità di creare opportunità, quello che a noi manca».

Consorzio apripista, ora tocca ai coltivatori

«In questo 2024 abbiamo fatto tantissime cose buone e interessanti – ha ribadito il presidente del consorzio Olio Igp Calabria – utili per valorizzare il nostro prodotto e ovviamente anche per tutelarlo. Tutelarlo innanzitutto dalle contraffazioni. Per il nuovo anno obiettivo principale è quello di aggredire i mercati internazionali, perché  il nostro prodotto abbia quella collocazione che merita. Gli agricoltori, gli olivicoltori pensino a vendere il prodotto sui mercati, perché noi gli stiamo spianando la strada».