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L’ultima riunione tra Cgil e prefetto, per discutere dei ritardi sui lavori del nuovo ospedale di Vibo Valentia, si sono svolti lo scorso 17 maggio ma da allora nulla sembra essere cambiato.
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«Un periodo in cui si dovevano realizzare fondamentali percorsi operativi sul crono programma stabilito per arrivare ad iniziare i lavori entro la fine dell'anno. Per quello che ci consta sapere, nulla si è rispettato da quegli accordi, con l'aggravante di non essere stati nemmeno informati dei ritardi e messi a conoscenza sulle situazioni ostative sopravvenute. A tutto c’è un limite, soprattutto nei ruoli e nei doveri istituzionali, che sanciscono vincolanti impegni verso una collettività ed i soggetti che la rappresentano in funzione di interessi generali», queste le parole che la Cgil comunica in una sua nota.
Terminata la tolleranza
«I tempi di tolleranza, di questa grande e fondamentale opera, si sono abbondantemente consumati. Come CGIL, consideriamo la presenza al tavolo di domani come l'ultima chiamata ad un ritrovato senso di responsabilità, politica ed istituzionale, che possa ancora ridare fiducia ed aspettative ai negati bisogni di salute dei cittadini vibonesi. Diversamente, qualora si dovesse continuare a tergiversare, dopo circa tre anni dagli stessi impegni assunti dal presidente della regione Calabria con la firma del protocollo in prefettura, come CGIL ci determineremo, sin da subito, in ogni forma di protesta e di pressante mobilitazione sociale».