VIDEO | Il coordinamento chiede l'assunzione di lavoratori locali e di rispettare il protocollo d’intesa sottoscritto dalla Regione Calabria e dalla società di costruzione D’Agostino
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Rinviato a causa del maltempo il presidio del coordinamento dei disoccupati sostenuti dalla segreteria della Uil di Corigliano-Rossano circa la cantierizzazione dei lavori del nuovo ospedale della Sibaritide. Un’opera di circa 143 milioni di euro per la realizziazione di un presidio (373 posti letto per acuti) che dovrà essere consegnato entro tre anni. La protesta nasce dalla necessità di rivedere i criteri di assunzione del personale dando centralità alla manodopera locale e di rispettare il protocollo d’intesa sottoscritto dalla committenza (Regione Calabria) e dalla società di costruzione D’Agostino, oltre alle istituzioni locali ed associazioni imprenditoriali. Il coordinamento dei disoccupati pone anche l’attenzione ai sistemi di sicurezza, in particolare: la fornitura dei dispositivi di protezione individuali necessari per i lavoratori (mascherine, guanti, tute, etc) oltre a sanificare gli ambienti di lavoro.
Secondo quanto emerge dalle dichiarazioni assunte dal segretario territoriale della Uil Luciano Campilongo vi sarebbe traccia persino di «lavoro sottopagato». Su questo versante, in un documento, è partita una richiesta di verifica agli organi ispettivi al fine di monitorare i rapporti contrattuali e le retribuzioni. Sulla base di tali rivendicazioni si chiede l’attivazione di un tavolo di confronto immediato: «Non accetteremo mai rischi che facciano pagare ai soli dipendenti il prezzo di questa emergenza». Cgil-Cisl e Uil, nel frattempo, hanno chiesto la costituzione di un tavolo permanente di confronto specifico presso la prefettura di Cosenza affinché l’organizzazione del lavoro sia coordinata e pianificata rispetto alle esigenze del cantiere. L’incontro si terrà il 19 febbraio prossimo a Cosenza.