Nuovo ospedale della Sibaritide: sottoscritto un accordo tra le organizzazioni sindacali (Cgil-Cisl-Uil) e l’azienda di costruzioni D’Agostino. Messe a fuoco tutte le fasi interne al cantiere, aspetti organizzativi e logistici, regole e sicurezza sul luogo di lavoro. Per le sigle sindacali si tratta di un importante risultato, utile a oleare i rapporti con l’azienda. La contrattazione d’anticipo consente di avviare relazioni preliminari significative tra le parti, improntata alla collaborazione e alla sinergia. «Noi ci teniamo che venga impiegata manodopera locale per la realizzazione del nuovo presidio», ha affermato il segretario Giuseppe De Lorenzo (Cgil), nella consapevolezza, tuttavia, che questa richiesta non è normata quindi non consentita dalla legislazione vigente.

«Sui criteri di selezione del personale è stata applicata una metodologia, contrattata con la D’Agostino, che avviene mediante la presentazione di curriculum di lavoratori che vantano esperienza del settore della cantieristica (edilizia). Ovviamente - precisa il sindacalista - vincoli per l’assunzione di manodopera locale non possono essere imposti, ma auspichiamo che l’azienda ne tenga conto affinché vi sia un’attenzione particolare nei riguardi della manovalanza del posto».

La Cgil smentisce il ricorso al cottimo 

Nei giorni scorsi era trapelata la notizia secondo cui qualche ditta che lavora in sub-appalto facesse ricorso all’istituto del lavoro a cottimo, a tal riguardo il sindacato smentisce: «A noi non risulta, il cottimo per un’opera del genere non può e non deve esistere. Per quanto ci riguarda stiamo contrattando con le aziende per l’attuazione del normale orario di lavoro e se dovessero emergere dati del genere saremo pronti con l’azienda madre a verificare condizioni del genere e sanarle».

Sono intervenuti i sindacati territoriali e regionali di Cgil- Cisl e Uil: Simone Celere, Maria Elena Senese, Franco Ventarola, Giuseppe De Lorenzo, Vittorio Vattini e Francesco Ventimiglia. L’accordo sottoscritto è riferito a quelle opere pubbliche al di sopra dei 100 milioni di euro ed è siglato su scala provinciale. Al momento il cantiere ha in dotazione circa 60 unità lavorative tra l’azienda madre (D’Agostino) e altre due ditte in sub-appalto (realizzano le fondamenta e opere in muratura), ma la proiezione dei prossimi mesi è quella di raggiungere le 150 unità lavorative.