Guidata dal coordinamento Coapi, riunita nei giorni scorsi a Belcastro. Fabbris: «Non bastano più misure tampone, le aziende rischiano il tracollo»
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
Riparte la mobilitazione degli agricoltori sotto il coordinamento di Coapi. Un presidio è previsto domani a Botricello, qui convergeranno anche gli aderenti provenienti dalla provincia di Crotone. Ad un anno esatto dai blocchi stradali e dalle proteste portate fin sotto la sede della Regione, i trattori tornano in strada spinti dalla grave crisi che affligge l’intero comparto.
Il ritorno alla mobilitazione è stato deciso nei giorni scorsi. Il coordinamento si è riunito nella sala consiliare del comune di Belcastro chiamando a raccolta tutti gli agricoltori. «Dall’anno scorso la situazione è peggiorata, si è molto complicata. Le aziende sono in una crisi mortale» ha evidenziato Gianni Fabbris, coordinatore Coapi. «Noi stiamo correndo il rischio come Paese di perdere con questa stagione agraria gran parte delle aziende produttive e sane dei nostri territori».
Il Coapi dopo una fase di incontri ha deciso di lanciare una nuova stagione di mobilitazioni: «per chiedere alle Regioni e al Governo di prendere atto di quanto profonda sia la crisi. Servono misure straordinarie, non bastano più misure marginali per efficientare il sistema ma servono misure forti per impedire che le aziende tracollino».
«Chiediamo la dichiarazione dello stato di crisi da parte del Governo nazionale su proposta delle Regioni» ha aggiunto ancora Fabbris. La mobilitazione è prevista in tutta Italia: «Noi in Calabria siamo reduci dalla siccità, poi la lingua blu, tubercolosi, brucellosi» ha chiarito Luana Guzzetti, referente Coapi Calabria. «Abbiamo una situazione molto difficile che deriva da alti costi di produzione, dal caro gasolio. Tutto il comparto agricolo versa in una profonda crisi».