Cucito su misura per un probabile vincitore del quale circola il nome peggio del segreto di Pulcinella, l’avviso ad evidenza pubblica del comune di Montalto Uffugo, per l’individuazione di un addetto stampa e comunicazione finisce nel mirino di Carlo Parisi, segretario del sindacato giornalisti. Non tanto e non solo per la stravaganza dei requisiti richiesti, ma soprattutto per il compenso di appena 330 euro mensili, mortificante per la categoria e lontano anni luce dalle tariffe minime indicate dalla legge. A meno che la consulenza richiesta non sia limitata a qualche ora di lavoro la settimana.

 

Stravaganti i requisiti richiesti per l'ammissione

«Ma queste sono quisquiglie rispetto ai requisiti richiesti – tuona Carlo Parisi - La legge 150/2000 che disciplina le attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni è, infatti, chiarissima: richiede semplicemente l’iscrizione all’Albo professionale. Il comune di Montalto Uffugo, invece, oltre a chiedere l’iscrizione da almeno 5 anni, pretende il “pagamento delle quote dovute all’Ordine dei giornalisti”, condizione questa che attiene esclusivamente al rapporto tra il giornalista e l’Ordine e non certo a quello con il datore di lavoro. Non basta: è richiesta “esperienza almeno triennale di addetto stampa, o copertura di responsabile marketing, o di responsabile del settore comunicazione, in organi di pubblica amministrazione”. Ammissibile la prima condizione, assolutamente contraria ai criteri deontologici quella di “responsabile marketing” che nulla ha a che spartire con la professione giornalistica».

 

Paletti inseriti per escludere buona parte degli aspiranti

E non è finita: è richiesta “esperienza radiofonica di almeno cinque anni”, sebbene nel bando non vengano richiesti servizi radiofonici, ma “predisposizione e sviluppo” di “servizi redazionali televisivi”. Basta così? Nient’affatto. Tra i requisiti richiesti figurano anche: “direzione testata giornalistica registrata presso l’autorità competente; conoscenza e rapporti diretti con i media e le Tv locali, giornalisti e redazioni quale cronista o inviato; responsabile comunicazione festival internazionali; formazione ed esperienza in public speaking”. Requisiti, questi ultimi che, messi faticosamente assieme, forse riescono appena ad individuare un solo candidato tra gli oltre 116mila iscritti all’Albo nazionale da sottoporre alla valutazione dell’apposita commissione – che il bando non specifica da chi sarà composta – presieduta dal segretario generale del comune».

 

Si proceda ad una selezione seria e basata sulla meritocrazia

«Inutile dire – conclude il segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, segretario generale aggiunto della Fnsi – che il sindaco del Comune di Montalto Uffugo, Pietro Caracciolo, farebbe bene ad annullare immediatamente la selezione avvalendosi della facoltà, prevista nel bando, di non procedere all’assegnazione dell’incarico. Quindi, farebbe bene a riformulare il bando nel pieno rispetto della legge 150/2000, del buon senso e, soprattutto, delle migliaia di giornalisti disoccupati stanchi di assistere a selezioni su misura che mortificano la professione e alimentano la sfiducia nei confronti delle istituzioni dalle quali ci si attende, invece, massima serietà nell’affidamento degli incarichi. In nome della meritocrazia e non certo del possesso di requisiti che nulla c’entrano con l’attività di addetto stampa».