L'associazione Cosenza in comune contestava la realizzazione del sistema di collegamento tra le due città e l'Università della Calabria
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
Con sentenza emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria, sezione di Catanzaro, è stato dichiarato inammissibile il ricorso proposto da Valerio Formisani, già candidato a sindaco di Cosenza, quale legale rappresentante dell'Associazione Cosenza in Comune, che contestava la realizzazione del sistema di collegamento metropolitano tra Cosenza, Rende e l'Università della Calabria.
Nel giudizio dinanzi al Tar si sono opposte le amministrazioni coinvolte nella vicenda, ovvero il Comune di Cosenza, difeso dall'avvocato Benedetto Carratelli, il Comune di Rende, difeso da Giuseppe Carratelli, e la Regione Calabria, difesa da Enrico Ventrice, eccependo il difetto di legittimazione attiva dell'associazione Cosenza in Comune, perché sprovvista dei requisiti previsti dalla legge per impugnare l'accordo di programma relativo alla realizzazione della metropolitana leggera. I difensori degli enti pubblici hanno evidenziato anche la tardività dell'impugnazione, trattandosi di un accordo di programma sottoscritto nel 2017, mentre il ricorso di Formisani risultava notificato a fine 2018. Anche tale eccezione difensiva è stata accolta dal giudice amministrativo, che, dopo aver rigettato nel merito, qualche settimana fa, il ricorso proposto da Milena Gabriele, oggi ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto da Formisani.
LEGGI ANCHE:
Metro Cosenza-Rende, ancora nessuna spesa certificata: opera a rischio
Cosenza, i No Metro dal prefetto: «Vogliamo il referendum sull’opera»
Non c’è pace per la metro di Cosenza finita nella bufera giudiziaria
Metro Cosenza, il Consiglio di Stato dà ragione al Comune: lavori riprendono
Cosenza, i “No metro” ancora sul piede di guerra: protesta in centro