È quanto emerge dal monitoraggio del 4 novembre sulle conseguenze della tempesta Ciaran, con il 70% dei fenomeni che ha colpito la Toscana
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«Sull'Italia si sono abbattuti ben 73 eventi estremi in soli due giorni tra bombe d'acqua e tempeste di vento che si sono concentrate per circa il 70% in Toscana ma che hanno colpito a macchia di leopardo l'intera Penisola e soprattutto regioni come Sardegna, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Sardegna con ponti crollati, strade interrotte, fiumi esondati, frane, allagamenti e alberi abbattuti ma anche purtroppo vittime e dispersi per le quali si esprime profondo cordoglio». È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti del 4 novembre sulle conseguenze della tempesta Ciaran, sulla base dei dati Eswd (European Sever Weather Database), in riferimento alla nuova allerta diramata dalla Protezione civile.
«Con i nubifragi sono finite sott'acqua - precisa la Coldiretti - città e campagne dove si contano coltivazioni, allevamenti e fienili allagati e scoperchiati, serre divelte, alberi abbattuti e rami spezzati ma anche strade rurali franate e terreni ed aziende inaccessibili. La situazione più grave - rileva la Coldiretti - è in Toscana soprattutto a causa dell'esondazioni dei torrenti e dei corsi d'acqua che hanno allagato serre e campi già seminati con colture autunnali come cereali e favino, e delle fortissime raffiche di vento che hanno strappato coperture, troncato alberi e fatto cadere le olive che a questo punto non potranno più essere raccolte. Ci sono anche casi di aziende isolate per via di alcuni smottamenti come nella zona di Montemurlo al confine con Montale di Pistoia e di magazzini sommersi dall'acqua che hanno perso migliaia quintali di grano, oltre a semi e concimi. In tutta la provincia di Pistoia l'acqua è caduta copiosa anche in montagna dove le nuove semine di erba medica sono completamente slavate».