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Giovane, in gamba e per giunta calabrese. Alla direzione territoriale Mezzogiorno della Banca Popolare dell’Emilia Romagna c’è Salvatore Pulignano, di Amantea. È la prima volta che un calabrese siede alla direzione territoriale, a testimonianza della sempre più crescente attenzione di questo istituto bancario per l’area calabra. Ospite alla trasmissione de “La C” “Opinioni”, il giovane manager ha lanciato messaggi di speranza. In poche parole, la crescita del territorio è possibile, bisogna, ha ribadito più volte, innanzitutto «avere un atteggiamento positivo. Il nostro territorio - e qui ha parlato da calabrese, orgoglioso di esserlo - esprime parecchie potenzialità». Ma affinché le stesse possano essere efficaci devono essere frutto della sinergia «fra tutti gli attori del territorio, tra le istituzioni e le banche».
Pulignano si è, quindi, soffermato sulle caratteristiche dell’istituto di credito da lui rappresentato: «La nostra azienda nasce dal territorio, si è sviluppata su questi territori e ha sempre puntato allo sviluppo delle famiglie e delle piccole e medie imprese. Utilizzando anche strumenti e servizi messi a disposizione dalle istituzioni, come i programmi operativi regionali, si può spingere la possibilità di far fermare i giovani in Calabria», e porre quindi un argine al triste fenomeno dell’emigrazione che negli ultimi anni sembra stia conoscendo una preoccupante crescita.
Insomma, è necessario partire da un approccio nuovo: «Non solo fornitori di servizi e prodotti. Questi territori hanno bisogno di essere supportati anche in termini di consulenza, sostenendo gli investimenti degli imprenditori calabresi (giovani e non giovani), puntando al recupero della competitività delle aziende».
Un obiettivo da perseguire, secondo Pulignano, attraverso la divulgazione di diversi strumenti: «Pensiamo alle opportunità che vengono dalla Comunità Economica Europea. Una ricetta importante è molto spesso la copertura delle garanzie sui fidi e i finanziamenti che vengono erogati, attraverso mediocredito centrale riusciamo ad erogare a piccole e medie imprese anche a start-up, dopo un'adeguata valutazione dei progetti, dei fondi con garanzia dello Stato».
Insomma, esiste la possibilità di dare una svolta alla Calabria. Basta volerlo e a patto che ci siano istituti bancari disposti a scommettere su questa bellissima terra.