Per le aziende il motore pulsante è rappresentato dai lavoratori, che vanno sostenuti e tutelati. È questo il leitmotiv dell’importante iniziativa tenuta a Corigliano Rossano nei giorni scorsi e voluta dalla rivista nazionale dei Giovani imprenditori di Confindustria nell’ambito del ciclo di eventi “Quale Impresa Cafè”.

Al dibattito, dal titolo “Welfare aziendale e marketing territoriale: le nuove leve per lo sviluppo” hanno preso parte il Presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria Riccardo Di Stefano, il Direttore della rivista nazionale dei Giovani di Confindustria Alfredo Citrigno,  i presidenti di Unindustria Calabria Aldo Ferrara, dei Giovani Imprenditori calabresi Umberto Barreca e dei Giovani di Confindustria Cosenza Roberto Rugna, del Responsabile Commerciale Puglia, Matera, Calabria di Banca Mediolanum Ugo Lombardi, e Jacqueline Verdicchio, Head of business welfare di Randstad Italia. A coordinare i lavori il giornalista Marco Lefosse.

Il presidente Di Stefano ha palesato la preoccupazione che le attuali fibrillazioni interne ai partiti presenti nel governo «rallentino l’azione riformista essenziale per dare al nostro sistema produttivo linfa per la competizione. In questo momento abbiamo un mercato interno depresso, va rilanciato e come Confindustria abbiamo proposto il taglio del cuneo fiscale».   Sottolineato il momento difficile che vive il tessuto economico e sociale relativamente al rincaro dei costi delle materie prima, ma l’incontro è stato incentrato sulle bellezze che la Calabria custodisce e sulle strategie per la promozione delle stesse, altrimenti il rischio è che il prestigioso patrimonio «possa perdere di valore», ha affermato il direttore Citrigno. Il presidente Ferrara confida nelle forze dei giovani che rappresentano il futuro: «Come Unindustria Calabria abbiamo un gruppo forte e coeso. L’obiettivo è creare una rete sui temi dell’internazionalizzazione. Da qui a breve proporremo il piano di sviluppo industriale da sottoporre alla Regione da poggiare sui fondi Por e sulla progettazione unitaria».

Nel corso dell’incontro non sono mancati i riferimenti ai cambiamenti in atto che stanno condizionando la vita di imprenditori e cittadini e la cui indeterminatezza induce a ripensare continuamente gli investimenti programmati ed i piani di allargamento della base produttiva. Qualunque ipotesi di sviluppo, se vuole realizzarsi in concreto e durare nel tempo, dovrà necessariamente fare i conti con la crescita delle imprese, una nuova visione di welfare aziendale e di benessere dei lavoratori in armonia con il contesto in cui le aziende operano, per continuare a creare lavoro e generare ricchezza per le comunità. Il marketing territoriale diventa, così, una leva per lo sviluppo del Sud che trae linfa vitale dalla cultura identitaria strettamente connessa alla sua diffusione, capacità di analisi e di testimonianza attiva.

Il “Quale Impresa Cafè” dei Giovani Imprenditori di Confindustria è stata, quindi, un’importante occasione per valorizzare le potenzialità culturali ed economiche del territorio ed al tempo stesso favorire un momento di confronto e di conoscenza utile a fare rete e stringere nuove alleanze, avendo come obiettivo di lungo termine la crescita economica e sociale dei territori e del Paese.