FOTO | L’amministratore Ismea propone la nascita di un dipartimento capace di dare visibilità all’agricoltura e al turismo: «Qui c’è il futuro dei nostri giovani»
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«In Calabria serve un unico dipartimento in cui possano confluire l’agricoltura, il turismo, l’ambiente e l’agro-alimentare. È qui il nostro futuro». È quanto sostenuto da Franco Laratta, già parlamentare ed attualmente amministratore Ismea, nel corso di una visita ad alcune aziende agricole dell’altopiano silano, nell’area del Lago Cecita. «Qui c’è il futuro dei nostri giovani, che non hanno inteso lasciare la Calabria -ha detto Laratta-. In troppi, infatti, sono andati via, e molti altri lasceranno la Calabria. Ma un futuro c’è. E si chiama Terra, la nostra terra: cioè il mare, il turismo, l’agricoltura, l’energia, la difesa dell’ambiente e del suolo».
Quindi la proposta alla futura amministrazione regionale, al nuovo consiglio: «Ritengo necessario istituire un apposito ‘assessorato alla Terra’, che si occupi di programmazione, valorizzazione delle bellezze naturali, paesaggistiche e del grande comparto agroalimentare. Questa è una terra delle mille eccellenze, ma c’è da sempre una totale assenza di valorizzazione, cooperazione, coordinamento».
Per l’ex parlamentare occorre un solo ente, snello ed efficiente, in grado di gestire e valorizzazione questo grandissimo patrimonio: «La Calabria – sottolinea - è il più grande spettacolo naturale vivente! È una terra delle notevoli ricchezze agroalimentari alimentari, uniche nel loro genere. Eppure facciamo fatica a produrre, a gestire, a commercializzare i nostri prodotti, il nostro straordinario olio e i nostri vini, perché nessuno ha veramente saputo proteggere le nostre eccellenze, nessuno ha saputo inserirle con intelligenze in un mercato nazionale ed europeo, sempre più attento ed esigente, dando alle imprese, ai giovani, la possibilità di fare di queste eccellenze le loro ricchezze. La regione –conclude - deve darsi una prospettiva, non può continuare a vivere di attese, di un po’ di assistenza, di qualche contributo».