Luci e ombre. La legge di bilancio 2018 approvata dal Governo apre spiragli di speranza per i comuni italiani. Prima e più importante novità è lo sblocco del turn over del personale dipendente fissato al 100% per i comuni inferiori a 5mila abitanti e al 75% per quelli superiori a tale soglia. Si potranno finalmente bandire concorsi e assumere nuove personale per arricchire piante organiche asfittiche.

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La legge prevede, inoltre, la riduzione del fondo crediti di dubbia esigibilità che gli enti locali erano obbligati a prevedere nel documento contabile ingessandone in parte la liquidità. Gli importi da prevedere nei bilanci sono stati rivisti.

Dissesto

Altra importante novità riguarda inoltre le modifiche riguardanti le dichiarazioni di dissesto e predissesto. Gli enti locali che hanno accumulato ingenti debiti potranno predisporre piani di rientro più lunghi spalmando i debiti non più in dieci anni ma su venti. I vantaggi sono evidenti per casse comunali spesso bloccate da vincoli che non consentono di finanziare anche i più elementari servizi pubblici.

Le ombre

Il tema è stato affrontato in una riunione organizzata da Anci Calabria nella sede del Comune di Catanzaro. "Registriamo i passi in avanti compiuti dal Governo - ha dichiarato il presidente di Anci Calabria Gianluca Callipo - ma resistono ancora tante criticità che paralizzano le attività dei comuni. È chiaro che tante questioni rimangono aperte e solleciteremo il nuovo Governo ad affrontarle. È necessario ripensare ad una finanza locale che non rallenti le attività degli enti pubblici ed eliminare i troppi vincoli che non consentono alle amministrazioni di svolgere le loro funzioni con flessibilità e efficienza".

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Risultati non scontati

"I risultati ottenuti con questa legge di bilancio consolidano i significativi passi avanti compiuti". È il commento di Veronica Nicotra, segretario generale Anci. "Non ci sono stati tagli e abbiamo migliorato la gestione della parte corrente ottenendo risultati non scontati. Abbiamo ottenuto la riduzione della percentuale dei fondi crediti di dubbia esigibilità, una moratoria della quota del riparto sul fondo di solidarietà, la possibilità di utilizzare i fondi di tesoreria, oltre ad ottenere ingenti risorse per gli investimenti. Resta sullo sfondo la criticità legata al rinnovo dei contratti dei dipendenti. Il ristoro delle annualità 2016 e 2017 con la leva della fiscalità bloccata comporterà problemi ma era doveroso nei confronti dei lavoratori". 

 
 
Luana Costa