VIDEO | Firmato l’accordo per l’avvio di un nuovo corso che prevede la coltivazione di oli vegetali e il loro studio in laboratorio
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È stato firmato stamattina l'accordo quadro della durata di tre anni tra Fondazione Terina, Gruppo cooperativo Goel, Progetto Sud e Cooperativa Le Agricole finalizzato alla coltivazione e poi all’allestimento di un laboratorio di ricerca botanico con particolare riferimento agli oli vegetali.
A dare attrezzature e luoghi sarà l’ente in house della Regione la cui vocazione è proprio la ricerca agroalimentare. In particolare verranno sperimentate applicazioni terapeutiche, nutraceutiche e cosmetiche. Entusiasta il presidente della Progetto Sud don Giacomo Panizza: «Oggi inizia un’operazione che vuole far vedere come l’agricoltura non sia solo bracciantato, che i prodotti della terra non sono solo cose da prendere e mangiare ma che si può studiare e fare ricerca».
Cambia, quindi, il concetto di agricoltura. Ancora in discussione quali saranno le terre utilizzate, c’è la possibilità che si parte da terreni confiscati. E dalle provette si passa alle prospettive di occupazione. «E un connubio tra enti pubblici e privati che vogliono valorizzare il territorio puntando alla ricerca e alla biodviersità - ha spiegato la presidente de Le Agricole Anna Maria Bavaro - . Speriamo che gli sviluppi siano principalmente di tipo occupazionale, partendo da quello giovanile, fino a quello osstenibile, all’agricoltura biologica e all’economia circolare e etica».
Per Vincenzo Linarello, presidente e fondatore del Gruppo Cooperativo Goel, è questa la strada da battere per intervenire su un’agricoltura ormai senza futuro, stretta nella morsa di proventi bassi che vanno a consumare la dignità dei lavoratori. Il progetto si propone dunque il ripristino di antiche colture; la creazione di modelli di sviluppo per la food security,la ricerca per l’utilizzo, anche a fini terapeutici e nutraceutici, di vegetali, erbe e olii essenziali.
La Fondazione Terina metterà a disposizione oltre ai locali e alle attrezzature anche il personale specializzato. E potrebbe essere, si augura il presidente Masi, solo l’inizio di un percorso virtuoso in grado di dare braccia anche ad altre realtà.