Per Trenitalia (e non solo), la fascia jonica è terra di nessuno. Come per il traffico su gomma (ss 106), per quello aereo (aeroporto di Crotone in stand-by) per le vie del mare (nessun ruolo per i porti di Corigliano-Rossano e Crotone) anche per il traffico su rotaia la musica non cambia. È un pessimo destino quello riservato alla fascia jonica. La recente rimodulazione dell’orario estivo ha nuovamente confermato la pioggia di collegamenti tra frecce rossa e argento lungo la fascia tirrenica al fine di raggiungere le mete turistiche, mentre sul versante opposto dal 13 giugno una semplice navetta che collega Crotone a Sibari allo scopo di consentire la coincidenza con il Frecciargento Bolzano-Sibari.

La fascia jonica è terra di nessuno

Come se lungo la dorsale jonica non ci fossero impianti turistici o luoghi altamente ricettivi. Per restare alla sola Sibaritide basta citare il Villaggio Nausica Acquapark Odissea 2000, uno dei migliori impianti d’Europa. E ora ci si chiede se qualche parlamentare si presterà a presentare con la stessa enfasi, qualche interrogazione parlamentare così come è stato fatto per quell’unico treno a lunga percorrenza che da Sibari porta a Bolzano (Frecciargento). Documenti ispettivi in Parlamento affinché questo unico convoglio istituito sullo jonio si fermasse prima a Torano, poi a Maratea. Mobilitazione di massa tra sindaci e deputati. E ora che lo jonio, come ogni anno d’altronde, è tenuto fuori da tutto? Ci saranno altrettante interrogazioni? Il tempo dirà.