Dopo una laurea e diversi anni trascorsi a Londra, Lorenzo Pupo ha deciso di tornare in Calabria e mettere a frutto una proprietà agricola di famiglia. «Anche i consumatori con le loro scelte possono decidere della nascita e sopravvivenza di nuove piccole aziende»
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«Siamo contadini, allevatori, innamorati della terra. Ma abbiamo bisogno di aiuto e sostegno. Ma soprattutto: consumate i prodotti calabresi!». È l’appello di un giovane imprenditore agricolo della Sila, Lorenzo Pupo. Laureato all’Università della Calabria, ha lavorato per alcuni anni a Londra. Poi, a fine 2016, la decisione che gli ha cambiato la vita: il ritorno in Calabria.
Lorenzo, oggi poco più che trentenne, ha voluto dedicarsi anima e corpo alla proprietà agricola della famiglia, in località Aceretto, a oltre 1300 metri slm, nei pressi del Lago Cecita, nel cuore del Parco Nazionale della Sila.
Terreni che non venivano coltivati ormai da anni e che si è occupato di far tornare produttivi anche con l’aiuto del papà, ormai in pensione. Una sfida durissima, tra i rigori dell’inverno, il gelo, la lentezza della burocrazia e le difficoltà nel far fronte ai costi della ripartenza.
Lo scoramento però non ha vinto. Alla fine del primo anno aveva già prodotto le famose patate della Sila per 4 ettari. Poi, il grano saraceno che ha riportato sulle montagne silane. Ora, le prime mucche charolaise per realizzare un piccolo allevamento.
Oggi, l’appello accorato di Lorenzo. «Mi faccio tante domande – dice-. Mi chiedo quanta importanza danno le persone all'agricoltura e quindi a quello che mangiamo. Quando compriamo qualcosa al supermercato quali domande ci facciamo? Da dove viene, chi lo coltiva, come lo coltiva e quando? Eppure siamo tutti figli e nipoti di contadini. Possibile che il cibo abbia completamente perso tutto il suo valore? Basta vedere i volantini delle offerte, cosa resta a chi ha dovuto coltivare e allevare per far sì che quel prodotto arrivi sugli scaffali? Il ritorno alla terra da parte dei giovani come me è fondamentale per il nostro paese. La politica, le istituzioni, la burocrazia, le banche devono fare la loro parte. Ma soprattutto noi consumatori giochiamo un ruolo fondamentale. Con le nostre scelte di tutti i giorni possiamo far crescere o addirittura far nascere nuove aziende agricole condotte da giovani. Dipende da noi».
Ad incontrare Lorenzo Pupo nella sua proprietà è stato Franco Laratta, già parlamentare che da anni si occupa di credito e sostegno all’agricoltura nel Consiglio di Amministrazione di ISMEA, Ministero delle Politiche agricole. «Le tante domande di Lorenzo Pupo – ha detto -, giovane agricoltore e allevatore meritano una risposta. Anzi: mille risposte. Dalle istituzioni. Dai cittadini. Soprattutto dai consumatori. Quando facciamo le scelte sugli scaffali dei supermercati, è necessario ricordare che dietro a quel prodotto ci sono il sudore, i sacrifici, la vita dei nostri contadini e dei nostri imprenditori agricoli. Pensiamoci bene. Ognuno di noi deve fare la propria parte».