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Tassisti lametini sul piede di guerra. Stamattina davanti allo scalo aeroportuale di Lamezia Terme si è tenuta una concitata assemblea coordinata Fortunato Lo Papa, segretario regionale della Fist, la Federazione Italiana sindacati terziario che coordina i sindacati di seconda affiliazione Fisascat Cisl e Felsa Cisl.
Ad esasperare gli animi è quel clima di scarso controllo e approssimazione che sta facendo in modo che nonostante l’utenza dell’aeroporto internazionale sia folta, si disperda tra noleggiatori d’auto che si improvvisano tassisti e colleghi giunti per lasciare passeggeri da altre destinazioni e che poi aspettano lì di caricarne altri.
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Ci sono poi le macchine parcheggiate in doppia e terza fila che bloccano gli autisti e la mancanza di postazioni per i taxi in zone nevralgiche della città. Al momento i taxi possono stazionare solo lungo le aree predisposte in aeroporto e nella stazione. Ecco perché i tassisti chiedono un incontro urgente ai commissari prefettizi e sollecitano anche la Regione e la Sacal ad aprire gli occhi, a non tirarsi indietro e ad intervenire su quanto sta accadendo.
«Bisogna ridare dignità ai lavoratori – ha rimarcato Lo Papa – verificare se i noleggiatori hanno i requisiti per caricare i passeggeri, rivedere le infrastrutture e, perché no, anche le linee autobus finanziate dalla Regione e che raramente vengono utilizzare dai passeggeri».
I lavoratori attendono ora risposte, altrimenti scenderanno in piazza e sono pronti a trascinare la protesta ad oltranza.