Lamezia, studente disabile senza servizio bus: l’appello del padre

Il ragazzo dovrebbe frequentare il quarto superiore ma nonostante i solleciti, tutto rimane fermo: «Tolto a questi giovani un diritto fondamentale»

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4 ottobre 2018
10:49

Il padre di un ragazzo diversamente abile che frequenta il quarto anno della scuola superiore di Lamezia Terme, Pasquale Cimino, lamenta la sospensione del servizio autobus messo a disposizione del Comune, di cui fruiva il figlio.

«Il servizio sospeso»

«Mio figlio, negli anni scolastici trascorsi, ha frequentato - spiega - la scuola grazie al servizio di trasporto messo a disposizione dal Comune tramite la Multiservizi. Il servizio di trasporto prevedeva l'accompagnamento del ragazzo dalla propria abitazione fino a davanti alla scuola con un assistente all'interno dell'autobus, che controllava sia la salita dei ragazzi e sia la discesa fino all'ingresso della scuola con relativo affidamento al personale autorizzato. Preciso - spiega - che si tratta del servizio di trasporto per ragazzi diversamente abili che frequentano le scuole superiori, mentre per i bambini delle elementari e medie il servizio funziona regolarmente. Questo servizio dall'inizio dell'anno non c’è più. Nel chiedere spiegazione presso la Multiservizi è stato risposto che tale servizio è stato sospeso perché la Provincia di Catanzaro non avrebbe destinato i fondi per coprire le spese».


Le risposte della Provincia

Per capirne di più il genitore ha chiamato gli uffici della Provincia «e mi è stato risposto - spiega - che non sono loro ad occuparsi di questa problematica, perché la Provincia si occupa solo dei ragazzi disabili che non deambulano, predisponendo un bando apposito. Chiarisco che mio figlio, pur essendo in grado di camminare autonomamente, non è n grado di percorrere da solo il percorso che va dalla fermata dell'autobus fino a scuola, perché ha bisogno di qualcuno che lo accompagni. Gli uffici della Provincia mi ribadiscono che loro si occupano solo di questo bando per ragazzi che non possono camminare. Faccio presente - dice - che in questa situazione siamo molti genitori nel territorio di Lamezia Terme; almeno 15 che conosco personalmente, ma sicuramente sono molti di più solo nel comune di Lamezia Terme. Ho chiesto delucidazioni anche ad altri enti come il Comune, l'Asp e la Regione stessa, ma la problematica non è stata risolta, anzi. La settimana dopo l'inizio dell'anno scolastico, la Provincia di Catanzaro ha trasmesso alla scuola che frequenta mio figlio una comunicazione in cui diceva che nel bando per ragazzi che non deambulano erano rimasti vuoti, perchè non assegnati, ancora nove posti e, per usufruire di questo servizio, sarebbe stato necessario produrre una certificazione dell'Asp che attestasse che i ragazzi non sono capaci di recarsi a scuola in autonomia. Con tante difficoltà - dice - otteniamo questo certificato nonostante già in possesso della certificazione della legge 104/92 art. 3 comma . 3 . Consegniamo, quindi, la certificazione alla scuola che avrebbe dovuto trasmetterla alla Provincia. Oggi 4 ottobre, dopo tre settimane di scuola, l'unico dato certo è che i nostri figli sono ancora senza trasporto per la scuola, togliendo loro un diritto fondamentale».

«Diritto negato»

Cimino domanda infine: «Se anche mio figlio dovesse rientrare in questi nove posti liberi, che ne sarebbe di tutti gli altri ragazzi che rimangono fuori? Il prossimo anno saremo di nuovo nelle stesse condizioni, o dovremo aspettare che rimangano altri posti liberi nel bando? Tutti i genitori chiedono un servizio consolidato negli anni, - conclude – com’è sempre stato».

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