Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
E dopo gli impianti sportivi arrivarono i teatri comunali. Cadono sotto la sciabola della terna commissariale che gestisce il Comune di Lamezia Terme due su tre dei teatri cittadini. Si tratta dell’antico Teatro Umberto, comunemente conosciuto come Pidocchietto, e del Teatro Politeama nell’ex comune di Sambiase, recentemente intitolato al poeta Franco Costabile. Rimane in piedi solo il Teatro Grandinetti. La logica è la stessa utilizzata per gli impianti sportivi. Le strutture non sarebbero a norma, avrebbero funzionato fino ad ora con una presa in carico di responsabilità da parte dell’amministrazione comunale, cosa è che ora la triade commissariale non è più disposta a fare. Una decisione senza precedenti che non era mai stata presa né dalle vecchie amministrazioni ordinarie né da quelle straordinarie.
E così associazioni culturali come l’Ama Calabria vincitrici di un contributo regionale per la realizzazione di eventi come, tra l’altro, una rinomata stagione concertistica, si trovano senza locali, sbattute fuori dal Teatro Umberto e senza sapere minimamente se e quando potranno rimettervi piede. «Ci è stato comunicato cinque giorni prima dell’inizio della stagione concertistica» spiega Aurelio Pollice, membro del consiglio direttivo dell’Ama Calabria, che come altre associazioni culturali, ha vinto un bando regionale per l’organizzazione di eventi tenendo conto della disponibilità all’uso dei locali che le era stata data dall’amministrazione.
Non si conoscono ancora quali siano gli elementi che rendono i due teatri inagibili. Vox Populi vuole che il nodo sia in un impianto elettrico vetusto, ma né i commissari né gli uffici si sono espressi in meriti. Intanto la stagione concertistica ha momentaneamente traslocato nei locali dell’associazione, ma si tratta di una soluzione tampone che poco confacente ad una programmazione di caratura internazionale che ha visto il pubblico arrivare da tutta la Calabria.
Ecco perché Pollice chiede quanto meno che vengano dati lumi sui tempi di chiusura dei teatri per permettere agli operatori culturali di organizzare le loro attività e alla città di non perdere occasioni di cultura. E piove tra l’altro sul bagnato. Lamezia ha visto un importante stop allo sport a causa dei sigilli a molti impianti sportivi, la chiusura di parte dell’impianto di San Pietro Lametino sta contribuendo a fare affogare la città nell’immondizia, le riduzioni di acqua si fanno sempre più frequenti e i rubinetti iniziano ad essere a secco anche a partire dalle 18. Una città umiliata che si sente sempre più depauperata.