Esasperazione e rabbia questa mattina nella sede della Lamezia Multiservizi che è stata occupata da decine di lavoratori stanchi di essere pagati in ritardo, anche con mensilità al cinquanta per cento e di non vedere versato il quinto dello stipendio. Una delegazione si era recata già ieri in Comune dove era stato concordato un tavolo tecnico con i sindacati, soluzione tampone che aveva rasserenato gli animi. Poi questa mattina la scoperta di avere ricevuto solo la metà del salario di febbraio e l’inizio dello sciopero. La dirigenza della Multiservizi ha poi reso noto che avrebbe preso provvedimenti contro i lavoratori, mettendo benzina sul fuoco.

 

Quando intorno alle undici è arrivato il sindaco Paolo Mascaro ha dovuto impiegare molto per riuscire a rasserenare la situazione. Ad affiancarlo i sindacalisti Domenico Faraone, per la Uil Trasporti, Gianfranco Sodano per la Filcams Cgil e Antonio Procopio per la Fit Cisl. Mascaro ha garantito che entro la prossima settimana verrà versata l’altra metà dello stipendio e che prima di pasqua verrà erogata la mensilità di marzo.

 

Allo stesso tempo il primo cittadino ha tenuto a mostrare il prospetto grafico dei crediti che la Multiservizi ha con i comuni. Cifre importanti che costituiscono un vero e proprio handicap per la società partecipata. In particolare a mancare sono i tributi dell’acqua. Da qui l’appello rivolto da Mascaro alla cittadinanza affinché diventi più consapevole e capisca il danno che fa non versando quanto dovuto per il servizio idrico.

 

Dopo oltre novanta minuti di confronto serrato e senza mezze misure tra sindaco e lavoratori, l’incontro si è concluso in un clima più disteso. Almeno verso il Comune di Lamezia Terme, mentre tanta rimane la rabbia verso la dirigenza della partecipata che secondo i lavoratori va rinnovata.

 

Tiziana Bagnato