VIDEO | Appuntamento questa sera alle ore 21 sul canale 19 con il programma condotto da Franco Laratta
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Con le grandi migrazioni del ‘900, decine e decine di migliaia di calabresi partirono per le Americhe, l’Europa, altri paesi del mondo. Tante famiglie furono smembrate, divise. Le donne rimasero spesso in una Calabria poverissima, con i figli da sfamare. L’agricoltura salvò le famiglie dalla miseria più nera, grazie alle donne che coltivarono piccoli fazzoletti di terreni agricoli. Facendo sacrifici immani per dare da mangiare ai bambini.
Oggi tante donne calabresi sono tornate protagoniste in agricoltura. Un’agricolture giovane, dinamica, moderna. È il caso di Antonella Gullà che gestisce l’azienda avicola Benincasa, nel crotonese. E di Lidia Andrieri che ha dato vita a “L’orto di Lidia” alle porte di San Giovanni in Fiore.
Due belle storie, tra successi, ansie, preoccupazioni. Una volta i figli si vergognavano dei papà contadini. Ancora oggi si dice, per voler offendere una persona, “vai a zappare”. Oggi il vento è cambiato, e per i giovani il ritorno alla terra è una speranza, è il futuro! Un futuro fatto di innovazione, tecnologia, amore per la natura.
Con la zappa si può essere felici, così come fare il calzolaio, scrivere un una poesia, dipingere o suonare. Perché queste attività si fanno prima di tutto con la testa, poi con le mani. E si fanno con intelligenza e coraggio. Qualità, quest'ultime, che se non ce l'hai non puoi inventarle. Nemmeno sui campi!