VIDEO | L’amministratore della società unica di gestione degli scali della regione ha delineato gli obiettivi di breve e lungo termine da conseguire per garantire lo sviluppo dell’intero sistema (ASCOLTA L'AUDIO)
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«Ho trovato una situazione molto difficile sulla quale però ci stiamo impegnando al massimo per recuperare tutti i ritardi che nel tempo si sono accumulati». L’amministratore unico di Sacal, la società che gestisce i tre aeroporti calabresi di Lamezia Terme, Reggio e Crotone, Marco Franchini, non nega le difficoltà con le quali si è misurato al momento assumere la guida della società, lo scorso maggio. Difficoltà fronteggiate con il supporto di Enac e della Regione, lungo un percorso che adesso muove i primi passi concreti verso il rilancio e lo sviluppo dei tre scali, anche dell’aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria, da troppo tempo in attesa di un rilancio finora solo promesso.
Più voli e più collegamenti
«Stiamo lavorando a un nuovo corso del sistema aeroportuale calabrese, grazie anche all’intervento economico della Regione per gli oneri di servizio per Crotone, con iter già avviato, e per Reggio. Solo per la Città dello Stretto la Regione ha investito circa trenta milioni di euro che hanno già blindato, per i prossimi tre anni, le tratte con Ita Airways per Roma e Fiumicino e Milano Linate e che auspichiamo possano garantire per i prossimi due anni, a partire dalla prossima summer season, anche le rotte strategiche verso Bologna, Venezia e Torino, al centro della conferenza dei servizi decisoria della Regione che sarà convocata a breve. Un incontro propedeutico, al quale parteciperanno i rappresentanti della città Metropolitana reggina e messinese, è già in programma per il prossimo 8 settembre all’aeroporto di Reggio Calabria. Questo sul fronte dell’offerta dei voli e dei collegamenti essenziali e stabili di cui dotare i due scali al momento da potenziare, Reggio e Crotone, appunto. Puntiamo, altresì, ad un cronoprogramma definitivo per le opere di ammodernamento dell’aeroporto dello Stretto con i 25 milioni dell’emendamento Cannizzaro. Per Lamezia Terme siamo alle fasi embrionali dell’ideazione di una nuova aerostazione con dei concept altamente innovativi dal punto di vista energetico. Siamo però in una fase ancora preliminare», ha spiegato l’amministratore unico di Sacal, Franchini.
Tre nuove aerostazioni
Spingendo lo sguardo un pò oltre, al termine del suo mandato triennale, Franchini immagina tre nuove aerostazioni, non solo a Lamezia, dunque, ma anche a Crotone e a Reggio che «dopo gli interventi già finanziati con l’emendamento Cannizzaro, dovrà reperire altre risorse per completare l’opera di ammodernamento dell’infrastruttura. Per la sola aerostazione servirebbe altri 15 milioni di euro. Immagino anche più attività dal punto di vista aeronautico, maggiore incoming da mercati fonte importanti per noi come la Germania e l’Inghilterra proprio per dare alla destinazione Calabria il ruolo si merita», ha spiegato ancora Marco Franchini.
«Reggio scalo delle Eolie, Crotone polo industriale e Lamezia hub europeo»
Tutti e tre gli scali hanno un ruolo strategico nella visione di Sacal targata Franchini e questo ruolo fa rima con diffusione della mobilità, intermodalità e collegamento tra gli stessi scali e valorizzazione delle peculiarità.
«Immaginiamo Lamezia come hub europeo in cui rafforzare, oltre che i collegamenti con altri scali calabresi, anche quelli con le principali mete del Continente, per accogliere anche passeggeri dal lungo e dal medio raggio. L’aeroporto di Reggio dovrà essere collegato con le principali città italiane, con qualche rotta anche internazionale, ma soprattutto dovrà intercettare l’utenza messinese e siciliana e divenire l’aeroporto delle Isole Eolie. Immaginiamo anche la crescita dell’aeroporto di Crotone come polo in cui consolidare attività di carattere industriale, addestrativo, manutentivo e aeronautico, pur mantenendo la sua vocazione turistica. Questa una visione che la Calabria merita dal momento che ha tutte le caratteristiche per imporsi come nuova importante destinazione turistica in un panorama nel quale le peculiarità che la contraddistinguono come terra assolutamente unica possono e devono essere valorizzate al meglio», ha spiegato ancora l’amministrazione unico di Sacal, Marco Franchini.
Focus sul Tito Minniti di Reggio Calabria
Si è rivelato necessario dare un nuovo impulso ai nove progetti al centro della convenzione sottoscritta nel 2020 dal ministero all’epoca ancora delle Infrastrutture e dei Trasporti, oggi delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili, il beneficiario dei finanziamenti, ossia Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) e il soggetto attuatore Sacal. Il termine di sottoscrizione di impegni vincolanti, fissato inizialmente al 31 dicembre 2021, ha subito lo scorso anno una proroga di un anno. «Passati di nuovo al vaglio di Enac, seppure rimasti uguali nei titoli, i nove progetti sono stati aggiornati e migliorati con l’intento di non disperdere le risorse e di mettere a frutto il finanziamento di 25 milioni dell’emendamento Cannizzaro ancora a disposizione. Adesso dovranno andare tutti a bando ed essere affidati», spiega ancora l’amministratore Franchini. Obiettivo di Sacal resta, dunque, quello di onorare la convenzione e il termine prorogato al 31 dicembre 2022. «Abbiamo stilato un nuovo cronoprogramma e contiamo di far seguire, già nelle prossime settimane, la pubblicazione degli altri ai due già pubblicati, relativi agli interventi per la Riqualificazione di impianti controllo e smistamento bagagli da stiva e per la Sicurezza del volo e controllo del traffico aereo. Questi ultimi interventi sono stati già affidati. A giorni inizieranno i lavori. Presto metteremo tutti gli interventi a bando e affideremo i lavori. Entro il 2023 contiamo di conseguire almeno l’80% dei lavori di ciascun intervento. Non sarà semplice, visti anche la guerra, l’aumento dei costi delle materie prime e altre criticità, ma noi ci stiamo impegnando per rispettare le scadenze. Lo faremo anche riservando una certa attenzione alla redazione dei bandi, proprio per prevenire le criticità che potrebbero rallentare l’iter dopo l’affidamento», ha spiegato ancora Marco Franchini.
Le limitazioni per l’atterraggio
«L’aspetto della restrizione per l’equipaggio, resta il tema più ostico. Stiamo lavorando con Enav per mettere a punto nuove procedure che consentano a tutti piloti di poter atterrare a Reggio Calabria. Le specificità della pista ci sono ma con una revisione delle procedure, con l’individuazione di nuove e con simulazioni, prove di volo e quanto sarà necessario per consentire a tutti gli equipaggi di atterrare al Tito Minniti, la platea di equipaggi si allargherà perché saranno delle procedure più accessibili ed economicamente molto meno gravose per le compagnie. Il nostro obiettivo, ad oggi, è quello di allargare la platea di vettori che atterrino a Reggio, per aprire alle compagnie low cost e realizzare gli obiettivi sopra illustrati. Se ciò sarà conseguito con la rimozione delle limitazioni oppure con una riduzione consistente dell’attuale criticità, saremo comunque riusciti nell’intento. Ad oggi stiamo lavorando e sono fiducioso che entro marzo questa nuova procedura, rispetto alla quale sarebbe adesso prematuro affermare se possa condurre alla totale rimozione della restrizione o ad una sua attenuazione, sarà messa a punto e validata da Enac», ha spiegato ancora Marco Franchini. Sull’eliminazione delle restrizioni, dunque, è cauto ma assicura «più vettori e più equipaggi atterreranno nella città dello Stretto».
Il contesto e l’accessibilità
Ma le sfide non sono finite. È necessaria un’azione di sistema, in cui tutti gli attori anche istituzionali dovranno dare il loro contributo per migliorare i servizi, assicurare collegamenti, accessibilità e il decoro del contesto generale.
«Ho avuto di recente un incontro con il sindaco ff del comune di Reggio Calabria Paolo Brunetti e con l’assessore comunale alla Mobilità Mimmo Battaglia e in quella occasione si è parlato della necessità di uno svincolo sicuro e dedicato e di una navetta bus che costantemente colleghi porto e aeroporto. Solo alcune delle azioni necessarie per il quadro di servizi imprescindibile per lo sviluppo del Tito Minniti», ha sottolineato ancora Marco Franchini interpellato anche sulla vicenda dell’assenza di un rappresentante del territorio di Reggio Calabria dalla compagine azionaria di Sacal.
L’ingresso di Metrocity
«I canali di interlocuzione sono aperti. Non vi è nessuna preclusione. Dobbiamo fare gioco di squadra anche se il tempo stringe. Chiunque possa contribuire alla missione di creazione di un efficace sistema aeroportuale nella nostra regione sarà il benvenuto. Personalmente non so di alcuna richiesta di ingresso della Città Metropolitana. Se è stata rivolta lo scorso anno, essendo cambiata la compagine societaria, sarebbe il caso di riproporla. Qualora ci fosse l’interesse il percorso andrebbe riattivato. La decisione spetta gli azionisti ma certamente l’apporto delle Istituzioni non può che giovare alla nostra mission», ha concluso Marco Franchini, amministratore unico di Sacal.